Per chi nella gestione redazionale dei quotidiani ha frequentazione con il migliore e più produttivo rapporto scrittura-immagine, sa che spesso una fotografia, un disegno di autori prestigiosi, incidono nella coscienza dei lettori più di settanta o cento righe di un bravo redattore. Ne diamo testimonianza “rubando” a la Repubblica e ad Altan la vignetta di oggi in prima pagine (Siamo certi che accetterebbero il “furto” sapendo che sostiene l’obiettivo di coinvolgere la coscienza critica dei lettori con questa e tante altre note di contestazione del governo nato dal contratto firmato da due soggetti virtualmente agli antipodi, ma solidali nell’avvitarsi alle poltrone del potere, di cui sono clamorosamente avidi). L’immagine a corredo di questa nota compare è uno dei capolavori della satira firmati da Altan. Si riferisce alla vicenda Ilva, che si trascina senza soluzioni e alla caotica contraddizione dell’“Incompiuto” Di Maio che giudica illegittima la gara per rilevare l’acciaieria di Taranto, ma nega la possibilità di annullarla. (dice “E’ il delitto perfetto”) Per saperne di più è consigliato lo spazio che la Repubblica riserva alla questione.
La furbizia del “Ce l’ho duro leghista” è pari alla tracotanza dispotica che ricade anche sulle 150 vite di profughi sequestrati sulla Dicotti. Nel tentativo di sottrarsi all’accusa di sequestro di persona aggravato il ministro dell’Interno ha ordinato alla Nave della Guardia Costiera italiana di non sbarcare i 150 naufraghi. La decisione, che non compare in nessun documento del Viminale è noto perché pubblicato su Facebook, quindi priva di ogni crisma dell’ufficialità o riferita verbalmente.
Spara colpi a salve la batteria di cannonieri Di Maio-Salvini. Finge di ignorare l’obbligo dei Paesi membri di finanziare la Comunità (“venti miliardi per l’esagerato vice premier 5Stelle, quattordici di fatto). I due “Castore e Polluce” del governo finora solo parolaio, minacciano di non versare la cifra se l’Europa non trova soluzioni alla redistribuzione dei migranti e glissano pericolosamente sulle sanzioni previste in caso di mancato pagamento: comparsa di fronte alla Corte di giustizia, condanna di espulsione dalla Ue.
L’idillio Lega-5Stelle è al suo apice. Baci, abbracci, tenerezze, rinnovate dichiarazioni d’amore è quanto tentano di far credere i due partner. Liti, rissa, contestazioni reciproche, fino agli insulti, è quanto racconta la cronaca della loro incompatibilità (leggi per esempio Fico-Salvini). Silvia Chimienti, grillina che ha rifiutato la ricandidatura alla camera, sul ministro dell’Interno: “Sei il nulla travestito da mostro”. L’esternazione è la spia di diffuso malumore di parte del Movimento, avvalorato dal comico genovese che in questi giorni, impegnato in uno spettacolo, ha detto “il futuro è il meticciato, qualcosa di bellissimo” a ha pronosticato la progressiva integrazione di etrnie diverse.
“Cambi più maglie che mutande”: così l’accoglienza del tifo napoletano a Higuain, questa sera centravanti del Milan al San Paolo. Dissentiamo. I calciatori sono per definizione mercenari, spediti qua e là dai loro agenti per una manciata di milioni in più. Che dovrebbero dire i fan del Real Madrid dell’esodo di CR7 Ronaldo emigrato a Torino per una montagna di euro d’ingagggio, cosa i calciofili italiani dei nostri calciatori ingaggiati dai cinesi a peso d’oro?
Nel futuro molto prossimo le telecamere che riprendono la tribuna del San Paolo, dove abitualmente sedevano uno accanto all’altro De Laurentiis e De Magistris, interessati alla partita, ma non meno a essere inquadrati, non troveranno più il sindaco, che in lite con il presidente del Napoli calcio, assisterà agli incontri in circa, nel bel mezzo degli ultra. Motivo? Gli insulti del cinematografaro al Comune di Npaoli. Mancava solo questo ai problemi della città, che tanto per gradire stasera renderà arduo lasciare lo stadio dopo Napoli-Milan perché non sono state confermate le corse supplementari di Metro Linea 2 e Circumvesuviana. Allegria!
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