CAMALDOLI / IL PARCO PUBBLICO VIETATO AI CITTADINI

C’era una volta il Parco dei Camaldoli, uno dei rari polmoni verdi di Napoli, a pochi metri dell’Eremo. Adesso è ridotto in uno stato miserevole, chiuso da un paio d’anni alla fruizione pubblica, vandalizzato a ripetizione, rubati addirittura gli impianti elettrici, alcuni lampioni, perfino le lampadine. E nessuno se ne frega.

Protesta il presidente della ottava municipalità, Alberto Patruno, una vita da ecologista tra le fila dei Verdi: “Una vergogna. Una delle poche aree green della città resta del tutto inutilizzata. E dai cittadini riceviamo continue proteste. Abbiamo anche trovato una decina di lavoratori che possono dedicarsi ma il Comune non li impiega”.

Anche alla Voce nelle ultime settimane sono pervenute non poche mail ‘incazzate’. Eccone una che rappresenta l’umore di chi abita in quell’area.

“Anni fa ci andavo quasi tutti i giorni a spasso con la mia cagnolina, c’era sempre poca gente perchè il parco non è stato mai pienamente valorizzato, ma era comunque qualcosa. Poche panchine, quasi nessuna, ma tanta aria buona e una vegetazione bellissima. Era stata una delle iniziative positive prese all’epoca di Bassolino”.

“Negli ultimi anni invece la situazione è precipitata. Nessuno se ne è più fregato, al Comune dicono sempre la solita storia che non ci sono i soldi. Ma a via Caracciolo fanno le sagre di tutti i tipi, dalla pizza al baccalà. Eppure non ci vorrebbero grandi risorse. Invece va tutto allo sfascio. A settembre del 2016 è stato addirittura trovato un uomo impiccato e con le mani legate, forse un fatto di camorra ma nessuno ha spiegato niente. La notte c’è gente che entra, qualche mese fa hanno rubato gli impianti di illuminazione, adesso manca perfino la cassetta elettrica”.

“La scusa per non riaprire adesso è che manca la luce. E dicono che mancano i sorveglianti. Mi pare una scusa perchè al telefono qualcuno risponde e poi si vedono quelli della Napoli Servizi, mangiano, chiacchierano. Ma cosa fanno per il Parco? Chi li paga e per fare cosa? Perchè non li prendono come sorveglianti e una buona volta riaprono il Parco che è un bene pubblico e non una cosa privata del Comune?”.

 

Nella foto i cancelli sbarrati del Parco


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