IL LEADER GRASSO / EPICHE SCOPERTE SU MONNEZZE E PARENTELE

Un grande esploratore il leader di LeU, Pietro Grasso. Arriva a Napoli con il manuale delle giovani marmotte sotto il braccio e scopre un universo fino ad oggi sconosciuto. Entra in una savana fino a a questo momento mai perlustrata.

Il suo Verbo viene ripreso dai media, che trasecolano e impaginano. In missione all’ombra del Vesuvio, infatti, Nembo Grasso mette in moto le fumanti meningi e così riflette: “Mi preoccupa il fatto che la politica possa essere disponibile a lucrare su quelli che sono dei danni per i cittadini, come lo smaltimento dei rifiuti”.

Da trent’anni politici & faccendieri fanno soldi a palate con le monnezze d’oro, con traffici d’ogni sorta: ma lui, il grande magistrato che oggi scende in politica, il “ragazzo di sinistra” che si è formato alla scuola di Falcone e Borsellino, chissà come non se ne era mai accorto.

Ma le sue Rivelazioni non finiscono qui. Ecco il Vate massimo: “si dice ‘tengo famiglia’ e evidentemente si pensa che la politica fatta secondo una discendenza dinastica sia un modo di risolvere i problemi personali”.

Il Maestro, quindi, è del tutto all’oscuro di parentele & clientele eccellenti, di dinastie che in Campania sono in vita da decenni e decenni.

Per la super Toga giuliva sono grandi novità. A quando la scoperta che il mare bacia Napoli?


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