ROMEO / SIGILLATO DALLA PROCURA IL GIARDINO TROPICALE

Sigilli al giardino tropicale di casa Romeo lungo il mare di Posillipo a Napoli. E’ l’ultimo atto dell’annosa querelle tra la procura di Napoli e il mega immobiliarista partenopeo.

La Capitaneria di Porto ha infatti provveduto al sequestro giudiziario di 800 metri di lussureggiante verde a tre metri dal mare, l’oasi in cui ama immergersi il protagonista del giallo Consip ancora oggi ai domiciliari nella sua faraonica maison, un palazzotto di cinque piani vis a vis con lo storico palazzo Donn’Anna.

Tutto in base ad un provvedimento della sezione ‘reati ambientali’ della procura partenopea, secondo la quale il tutto è stato realizzato in modo abusivo su suolo demaniale, sottraendo quindi una stupenda porzione di spiaggia all’uso pubblico. “Un reato permanente”, come viene sottolineato dal gip che ha accolto la richieste di sequestro.

Una storia che comincia quasi trent’anni fa e sempre vissuta tra carte bollate, sequestri e dissequestri. Ed ora giunta ad una svolta.

Ma la piccola fetta di paradiso, nel mezzo dell’inferno napoletano quotidiano, fa gola a molti. Non solo a mister Consip, che negli anni d’oro aveva progettato di realizzare un porticciolo turistico con tanto di albergo per vip in un super immobile che affianca maison Romeo, di proprietà della Curia e al centro di continui lavori.

Adesso, infatti, quei lavori sono stati quasi ultimati, e si attende di sapere quale uso verrà fatto della mega struttura da cinque piani, per un totale di una sessantina di possibili mini appartamenti o lussose camere da cinque stelle.

E, soprattutto, fervono i lavori nel piccolo, stupendo lido che fiancheggia l’area, il ‘lido Sirena‘, che ha appena ricevuto l’ok dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale per un ampliamento delle sue strutture.

Sottolineano i promotori di un ‘Comitato per la legalità‘ in vita da pochi mesi: “non bastavano le mani di Romeo su quelle aree, adesso spunta l’iniziativa di dar vita in tempi brevissimi, e cioè al massimo entro tre mesi, ad un porticciolo turistico. Proprio come aveva sognato anni fa Romeo. E tutto è stato appena approvato dall’autorità portuale e con ogni probabilità anche dal Comune, perchè si tratta di area demaniale”.

Sigilli al giardino tropicale di Romeo. In alto, la spiaggetta adiacente.

Così viene scritto, nero su bianco, nel fresco documento varato dalla presidenza dell’Autorità portuale: “si rende noto che la società ‘Bagno Sirena srl‘, con istanza del 5 ottobre 2017, ha chiesto una variazione funzionale della concessione numero 59 del 2013, modificata con autorizzazione del 6 luglio 206 e rilasciata per l’esercizio di attività di stabilimento balneare”.

Eccoci al punto: la richiesta riguarda “la installazione di un nuovo tavolato in legno di 252 metri con relativa scaletta di accesso all’arenile, in luogo del tavolato esistente di collegamento tra la scogliera prospiciente il lido e la terra ferma”.

Ma soprattutto, “il posizionamento di una passerella di imbarco-sbarco di 30 metri per consentire l’accesso al lido anche dal mare”. E al ristorante a la page appena aperto.

Protestano non pochi abitanti della zona: “si tratta né più né meno che di un mini porticciolo come ce ne sono ad Ischia o nella zona di Positano. Una mega piattaforma attravero la quale consentire l’attracco di lussuose imbarcazioni. Solo che qui siamo nel cuore di Posillipo. E tutto ciò mette a repentaglio l’unica spiaggia libera dell’intera zona, l’unico lembo accessibile per tanti napoletani”.

Forse fin troppi, visto che la spiaggetta libera, denominata ‘Lido delle Monache‘ per via dell’antico convento, nei week end estivi si affolla fino all’inverosimile, una calca da stadio: e senza che nessuno possa godere di una doccia o un bagno pubblico, nonostante un cartello sottolinei che si tratta di una “spiaggia comunale”.

Lasciata al proprio destino. E oggi presa d’assalto dalla privatizzazione selvaggia che ti toglie anche il respiro.


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