Domenica di ordinaria follia a Napoli. Zona di Fuorigrotta fuori anche dal mondo. Come neanche dopo un bombardamento su Baghdad.
Raccontano alcuni cittadini, esasperati da una quotidianità che si traduce ormai costantemente in totale invivibilità. A partire dal caos traffico e dalle strade che sono ormai in stato comatoso, buche e voragini killer continue.
“Siamo rimasti due ore in una bolgia totale, un muro di auto in cui siamo rimasti imprigionati”.
“Sono uscito da parco San Paolo, a poche decine di metri dallo stadio, e ho subito trovato l’inferno. A passo d’uomo, nemmeno, fino allo stadio. Poi la prima sorpresa. Delle due corsie di tunnel che bypassano l’impianto sportivo una era chiusa. In genere succede quando piove e si allaga. Ma oggi non pioveva, non c’era alcun motivo, ma era chiusa lo stesso. Quindi tutti incolonnati nell’altra galleria che porta anche alla Mostra d’Otremare. Tutti incolonnati per mezz’ora”.
“L’incubo sembra finito, a piazzale Tecchio tutto sembra a posto, ma dopo un paio di centinaia di metri, in via Diocleziano, torna l’inferno. Tutto si blocca e nessuno si muove”.
“Ci mettiamo un’ora per procedere a passo di formica verso l’altro tunnel, quello della Vittoria che porta a Mergellina. Chi dice che c’è stato un Tir pazzo dell’Isis, chi dice che hanno investito alcune persone davanti al supermercato, chi racconta di un meteorite”.
“Fatto sta che nessuno ci capisce niente. Tutti fermi. Alla fine arriviamo davanti al tunnel dove un gruppo di agenti della polizia municipale ci costringe a tornare indietro. Impossibile andare avanti. Impossibile raggiungere la zona di Mergellina e proseguire verso il centro cittadino, piazza Municipio o piazza Garibaldi. Letteralmente tagliati fuori”.
“Poi abbiamo saputo che erano caduti alcuni calcinacci dalla galleria e quindi hanno interrotto il traffico. Una galleria dove da sei mesi sono in corso dei lavori che non si sa quando e come finiranno. Nè perchè sono iniziati”.
“Ci domandiamo. E’ possible mai che una città venga da un momento all’altro spezzata in due? Senza nessun avviso? E senza che nessun vigile, nessun poliziotto municipale fosse stato impiegato qualche centinaio di metri prima, per avvertire gli automobilisti e incanalarli verso altre direzioni e soprattutto fornendo minime spiegazioni che in qualsiasi città al mondo sono dovute ai cittadini?”.
Ma siamo a Napoli. Non nel mondo.
Nelle foto scene di ordinari follia dal traffico quotidiano di Napoli: una città paralizzata (prim’ancora che la tagliassero a metà con la chiusura, per incuria, della Galleria della Vittoria). Su Facebook sta nascendo il gruppo: “La disgrazia di vivere a Napoli”.
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