Blocco delle spese al Comune di Napoli per evitare il crac. Tutto succede dopo l’ultimatum della Corte dei Conti partenopea, che ha posto disco rosso al bilancio, criticandolo aspramente. E dando 60 giorni a Palazzo San Giacomo per correre ai ripari e dare una sistemata, non formale ma sostanziale, ai conti.
Il primo provvedimento adottato dal Comune è stato quello del blocco delle uscite, sancito da un ordine di servizio inviato a tutti gli assessori e dirigenti comunali.
Ecco un passaggio dell’ordinanza: “Con la delibera in oggetto la Corte dei Conti, in sede di esame della rimodulazione del piano di riequilibrio finanziario pluriennale e controllo sulla relativa attuazione, avendo accertato la sussitenza di fattori di squilibrio economico-finanziario ha imposto di avviare la procedura per la misura di controllo cautelare del blocco della spesa”.
Così ha denunciato la Corte dei Conti: “La contabilità del Comune ha fallito nel momento in cui ha totalmente sottodimensionato il proprio disavanzo in sede di riaccertamento straordinario, espandendo la capacità di spesa in una misura non sostenuta da effettive coperture ed entrate”.
Conseguenza del rischio crac per fine anno, verranno sospese tutte le iniziative che implicano una spesa e non siano di carattere ‘eccezionale’. Per fare un solo esempio, salterà il tradizionale Concerto di Capodanno da sempre previsto in piazza del Plebiscito.
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