Caltagirone sempre più versione estero. Fresca la cessione del colosso di cemento, le attività italiane di Cementir appunto, ai tedeschi, per 315 milioni di euro.
Doppio lo scopo dell’operazione: da un lato liberarsi dell’unica attività con una redditività negativa, quella del cemento, per investire nel mattone e nello stesso cemento estero, dove le sigle targate Caltagirone stanno acquisendo sempre più spazio.
Con questa cessione, invece, a livello nazionale diventano sempre più leader Italcementi e Buzzi.
Ma torniamo a bomba: perchè Italcementi è ormai in mani tedesche, proprio di quella HeidelbergCement che ha rilevato le attività nostrane di Cementir.
In ebollizione anche il fronte editoriale. Osserva un operatore del settore: “Caltagirone sta ridisegnando il suo ruolo nella carta stampata. Vuol mantenere il potere che gli ha procurato senza però svenarsi più, e quindi investendo maggiormente nelle attività che più gli premono, quelle estere, dove si realizzano maggiori profitti. Come riuscire a mantenere il piede in due staffe non è semplice. Ma a lorsignori di ‘A Fra’ che te serve non mancano certo le idee vincenti”.
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