Caso Procida. La polemica si allarga. Giorni fa la Voce ha scritto un’inchiesta (potete leggere dal link in basso) su una ‘ristrutturazione’ forte appena cominciata nell’isola di Elsa Morante.
Un “reuse, restore, renew (riutilizzo, ristrutturazione, rinnovo)” incredibilmente autorizzato dal Comune di Procida e dalla Sovrintendenza ai beni ambientali e paesaggistici di Napoli, sotto l’occhio vigile della Regione Campania, che si professa – per bocca del suo Governatore Vincenzo De Luca – la più ambientalista d’Italia.
Tutto ciò avviene dopo un altro incredibile passaggio, datato 2005, quando lo stesso Comune di Procida vendeva una proprietà di immenso valore storico e paesaggistico, la Torre con Cenobio benedettino, ad una coppia svizzero-polacca (Chiara Zerilli Marimò e Riccardo Kulczycki) per una piatto di lenticchie, 250 milioni di vecchie lire, 125 mila euro.
Adesso la coppia minaccia querela, e invia alla Voce l’intimazione di rimuovere dal sito l’articolo ritenuto diffamatorio e lesivo dell’onore della coppia. O almeno di rimuovere una decina di frasi ritenute offensive: ma tutte per il “tono”, mai per una sola parola, dato o cifra inesatta contenuta nell’articolo. Le doglianze sono soprattutto di matrice fantozziana: dalla Zerilli Marimò Viendalmare, al ‘Messia polacco’, all”asceta polacco-procidano’, al ‘messia polacco’, al ‘profeta polacco’, alla ‘coppia svizzero-polacca”.
Si tratta di contumelie? Di offese? Di lese maestà? O addirittura – come veniamo accusati – di diffusione di “notizie e dati personali non corrispondenti al vero’”?. E poi, addirittura, si parla di “apprezzamenti e valutazioni del tutto prive di fondamento, ingiuriose e diffamatrie, onde separata querela in corso di deposito”.
Restiamo, sinceramente, allibiti. Anche in Svizzera e in Polonia sanno cosa sia la libertà di stampa. E sanno leggere un giornale. Oppure un sito. Forse il caldo procidano – molto forte nei giorni scorsi – può far perdere il metro di giudizio. Possiamo immaginarlo.
Ad ogni buon conto abbiamo deciso di pubblicare integralmente lo ‘sfogo’ della real coppia, facendo presente che nessuna legge dell’editoria al mondo – e nella fattispecia in Italia – obbliga a pubblicare integralmente il contenuto di una rettifica, ma solo un breve estratto.
Ma va bene così: da una pubblicazione può nascere una meditazione.
LEGGI L’INCHIESTA
PROCIDA ABUSIVA / IL MONASTERO CHE DIVENTA RESORT CON L’OK DI TUTTI 5 settembre 2017
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