Il frettoloso comunicato stampa Consob, pubblicato ieri sul sito, informa che ha sanzionato Zonin & Soci http://www.consob.it/web/consob/home/-/asset_publisher/xMXdfdeSuZFj/content/comunicato_stampa_20170305/10194, della Banca Popolare di Vicenza per un totale di 9,14 milioni di euro per violazioni commesse dai vertici tra aprile 2011 e aprile 2015, i cui provvedimenti riguardano il consiglio di amministrazione, il collegio sindacale in carica all’epoca dei fatti e alcuni dirigenti, per i quali è stata decisa anche la perdita temporanea dei requisiti di onorabilità e l’impossibilità di assumere incarichi in società quotate per un totale di 76 mesi.
La banca- si legge nel comunicato, ha violato le discipline in materia di regole di condotta degli intermediari nei confronti della clientela, di prospetto, di offerte al pubblico e di informazione societaria anche relativamente all’esito degli aumenti di capitale del 2013 e del 2014 e all’evoluzione della compagine sociale della banca, comportamenti illeciti, “frutto di scelte aziendali riconducibili, secondo i rispettivi ruoli e responsabilità, ai principali livelli decisionali e di controllo interno della banca”.
Dopo anni di saccheggio sistematico del risparmio di Gianni Zonin, ex presidente della banca indagato dalla procura di Vicenza per aggiotaggio e ostacolo alla vigilanza insieme all’ex direttore generale Samuele Sorato, che ha bruciato oltre 6 miliardi di capitalizzazione mandando in fumo i risparmi di 118.000 soci, la Consob, incapace di prevenire crac e dissesti bancari, si sveglia improvvisamente con la necessità impellente di dare un segno della sua esistenza, con un comunicato, annunciando che: ’i provvedimenti sanzionatori sono in via di pubblicazione sul Bollettino elettronico della Consob’.
Se erano così “gravemente fuorvianti” per come ne hanno enfatizzato il successo, i comunicati sull’ esito degli aumenti del 2013 e 2014”, con Bpvi che tagliò l’8 aprile 2015 da 62 a 48 euro il valore dei titoli, a distanza di meno di due settimane da un piano che prevedeva una “significativa crescita” dell’ utile, con profitti per 201 milioni nel 2017 e per 313 milioni nel 2019al punto di comminare agli ex vertici anche la perdita temporanea dei requisiti di onorabilità e dell’ incapacità di assumere incarichi in società quotate per un totale di 76 mesi, perché la Consob ha impiegato 4/5 anni per arrivare ad una decisione ?
Adusbef continua a ritenere che una Consob come l’attuale, oltre ad essere inutile, sia gravemente dannosa per la tutela del risparmio e dei risparmiatori.
Questo il Comunicato:
“Consob sanziona per 9,14 milioni di euro (3 maggio 2017)
Consob ha sanzionato la Banca Popolare di Vicenza per un totale di 9,14 milioni di euro per violazioni commesse dal vertice aziendale tra aprile 2011 e aprile 2015. I provvedimenti riguardano il Consiglio di amministrazione e il Collegio sindacale in carica all’epoca dei fatti.
Agli stessi soggetti sono state comminate anche le sanzioni accessorie della perdita temporanea dei requisiti di onorabilità e dell’incapacità di assumere incarichi in società quotate o loro controllate per un totale di 76 mesi. In particolare Consob ha accertato – al termine di un’attività di vigilanza, che ha compreso anche un’ispezione fra aprile 2014 e maggio 2015 – che la banca ha violato le discipline in materia di condotta degli intermediari nei confronti della clientela, di offerte al pubblico e di informazione societaria. I comportamenti illeciti risultano essere frutto di scelte aziendali riconducibili, secondo i rispettivi ruoli e responsabilità, ai principali livelli decisionali e di controllo interno della banca.
I provvedimenti sanzionatori sono in via di pubblicazione sul Bollettino elettronico della Consob”.
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