IL NUOVO CHE AVANZA NEL PD / LE PRESCRIZIONI DI MATTEO

Basta liste di prescrizione dettate dai grillini”. E’ imperativo il tono, categorico il monito.  A pronunciare le fatidiche parole un rampante della scuderia renziana, uno scalpitante puledro di casa democratica (sic). Che sta bruciando le tappe: sindaco di Pesaro, responsabile Pd per gli enti locali, numero due dell’Anci (l’associazione che raggruppa tutti i comuni italiani) e – udite udite – vice presidente nazionale dell’assemblea nazionale del Partito Democratico in compagnia di Sandra Zampa, la prodiana che coabita col volto nuovo targato Pd.

Il novello profeta si chiama Matteo (proprio come il suo Vate) Ricci (non quello di Scherzi a parte ma quasi), protagonista ai microfoni di Tg com 24 il 15 febbraio. Tema caldo il caso Roma, la patata bollente dello stadio e le bolle grilline contro i giornalisti taroccatori. Ovviamente si parla di fake news, la parola magica che spalanca porte e portoni del Sapere, della Nuova Comunicazione. Una bella fetta di cheese fake la serve a merenda – ore 16 e 30 – proprio chef Ricci, che dopo aver sciacquato i panni in Arno con Vate Matteo I° pennella: “basta liste di prescrizione grilline”.

Nessuno osa replicare. Silenzio tombale. Non s’alza una sillaba sui processi che muoiono, la giustizia che man mano si scioglie come neve al sole ogni giorno nei tribunali. Nè un medico, né un farmacista e nemmeno un usciere dell’Asl di Pesaro ha qualcosa da osservare su ricette, rimborsi & prescrizioni.

Mitici i tempi dei nostri avi romani… i nostri cugini latini… quelle esecrate liste di proscrizione. Proscrizione, ohibò. O Prescrizione? La domanda sorge spontanea, il tarlo del dubbio rode.

Ma Ricci vola Alto, non bada a quisquilie né a pinzellacchere.

E’ al lavoro per le Nuove Tavole della Legge di Matteo…

 

nella foto Matteo Ricci


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