GIALLO CONSIP / MATTEO, ROMEO,  BOCCHINO E  “LA RAGAZZA” DELLA SAUNA …

Inchiesta Consip, la mega centrale degli acquisti pubblici. Tra le carte degli inquirenti – i quali indagano su affari & connection che sfiorano “politicamente” il Giglio magico, a cominciare dal neo ministro dello Sport e braccio destro dell’ex premier, Luca Lotti – spuntano alcune conversazioni tra l’immobiliarista d’oro Alfredo Romeo e Italo Bocchino, il suo public relation man e un tempo fedelissimo di Gianfranco Fini. Ecco alcune ricostruzioni degli inquirenti, nonché qualche passaggio saliente dei colloqui.

Notano i pm della procura di Napoli Celeste Carrano, Enrica Parascandolo e Henry John Woodcock a proposito di un colloquio tra i due protagonisti, Romeo e Bocchino, del 19 gennaio 2016. “Bocchino articola il suo discorso e racconta di esperienze legate al suo passato parlamentare da cui emerge chiaramente che gli appalti di Consip devono essere gestiti per favorire prevalentemente le cooperative in quanto rappresentano un bacino di voti cui poter attingere (a differenza dei grandi gruppo come Romeo)”. E questo sarebbe “soprattutto un modo lecito per finanziare la politica o il politico di turno”.

Aggiunge l’ex parlamentare di An, originario di Frignano, nel casertano, a un tiro di schioppo da Cesa, che diede i natali al re delle gestioni immobiliari: “il ministro nelle audizioni addirittura diceva: questo è il motivo per cui non è esplosa Consip”.

In un’altra conversazione viene fatto cenno a (presunte) tangenti che, secondo Bocchino, transitano per la Basilicata. A tal proposito scrivono gli 007: “l’informazione che Bocchino ha ricevuto dai suoi canali sono chiare e indicano in …(omissis) l’unico decisore al quale rivolgersi per ottenere l’assegnazione di appalti a condizione però di pagare una tangente”.

Gustosissima sotto il profilo politico nonché antropologico – senza peraltro rilevanza penale – una successiva conversazione, in cui viene tirato in ballo un esponente del Pd partenopeo. E’ un galante Romeo a parlare al fido Bocchino de “la ragazza” che – secondo i carabinieri – corrisponde al profilo di Valeria Valente, deputata democratica e candidata (sconfitta) alle primarie del Pd per la corsa a sindaco di Napoli del 19 giugno 2016. In sostanza il big di tutti i global service racconta al suo portavoce di quando la petulante Valente andò a trovarlo nella sua magione di Posillipo, vis a vis col mare e cheek to cheek con il celebre palazzo Donn’Anna, “turbando” la sua quiete domenicale.

Ecco la ritemprante descrizione del gentil mattonaro rivolto al suo devoto dipendente ex fiamma tricolore: “tu lo sai che io la domenica faccio corsa, bagno turco, sauna, poi vado nella spa, mi faccio un massaggio e mi faccio la mia domenica rilassante…”.

Curiosa Bocchino: “E ti sono venuti a rompere il c… fin là dentro?”.

Romeo, di rimando: “E dice: tu ci devi dare una mano perchè noi vinciamo. E io dico: ma Matteo lo sa che stai parlando con me?”.

 

Nella foto Alfredo Romeo e Italo Bocchino


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