Due notizie deflagrano negli atenei.
Prima bomba. “Nelle università vengono penalizzati i talenti. C’è una forte parentopoli, le cattedre vengono assegnate per motivi clientelari. E per questo i cervelli fuggono all’estero”.
La scoperta dell’acqua calda, stavolta, arriva dall’Anac, l’Autorità anticorruzione guidata da Raffaele Cantone, il presidente mancato della repubblica e papabilissimo per la prossima corsa al Quirinale (unici rivali in vista i presidenti di Camera e Senato, seguendo un percorso super istituzionale).
Da almeno trent’anni – lo sanno anche i banchi – il mondo accademico è infestato da corruzioni & clientele. Una Cattedropoli continua, documentata da decine di inchieste della magistratura evidentemente finite in flop, mille volte denunciata dai marginalizzati, da quelli che contano sulle proprie capacità e non sanno che è tutto esattamente il contrario, meno sai più sei, più sei ignorante più chance hai.
E ora, il codazzo mediatico regolarmente al seguito: per molti, l’apertura del 24 – e non solo del Sole – è stata dedicata al grande scoop, alla scoperta del secolo.
Nota un giornalista Rai: “anche noi abbiamo fatto lo stesso. Una non notizia che diventa la notizia. E’ il segno del nulla, del vuoto informativo più totale. Del resto, l’ultima puntata di Iacona era dello stesso tenore: la buona e la cattiva sanità, con l’altra scoperta del secolo, le liste d’attesa che tutti conoscono da una vita. E la sempre scodinzolante Beatrice Lorenzin dalla Gruber ha cantato la stessa litania: ci siamo posti l’obiettivo delle liste d’attesa. E cosa sei stata lì a fare fino adesso?”.
Eccoci alla seconda bomba deflagrata negli atenei di tutta Italia e capace di mandare in fibrillazione i media di casa nostra. Titola il Corsera del 25 settembre: “Rutelli torna in università – ‘A 62 anni mi laureo come voleva mio padre’”. A quanto pare Bbc e Cnn già si contendono l’esclusiva della festa di laurea (Piano & Fuksas damigelli), Time pensa alla cover dell’anno, le Camere saranno aperte h48 per celebrare l’evento, Mattarella ha pronto un equino doc per il cavalierato, giornata di tric trac in Cina per festeggiare l’Uomo che sta scoprendo le Vie della Seta.
Ecco il Verbo del laureando, mancano solo due esami all’alloro di Architettura, in queste settimane di profondissimi studi tra la Sapienza e la Tuscia: “E’ bello riprendere qualcosa di incompiuto. Ora, continuare a studiare, imparare cose nuove è miracoloso”. Intanto la formichina s’inerpica sul filo d’erba.
Ma il giornalista incalza con domande mozzafiato: “qual è l’esame che le è più piaciuto?”. E l’Allievo: “per ora Ingegneria naturalista – racconta mentre raccoglie i pezzi di Lego da riporre nella cartella – insegna che non bastano le buone intenzioni, bisogna sapere, per far bene”. Bravo, 7 più.
Poi il radioso Futuro che si sta spalancando ai piedi del Vate. A preannunciarlo, con una ammiccante domanda, è il reporter del Corsera: “nel suo futuro – vaticina – c’è chi vede Parigi. Gira il suo nome per la guida dell’Unesco. La laurea fa curriculum?”.
E il Maestro sollevò gli occhi, fra i denti smaglianti quel filo d’erba. E guardò lontano. Nell’azzurro si disegnava la sagoma della Tour Eiffel…
Nel fotomontaggio Francesco Rutelli. nell’altra foro, l’Anac
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