Vaccini. La polemica continua. Stavolta per via di una sentenza pronunciata dal Tar della Sicilia contro il ministero della Salute che si rifiuta di pagare un risarcimento danni da 250 mila euro ai familiari di un bimbo diventato autistico dopo la somministrazione del vaccino tetravalente sedici anni fa. Di segno opposto, appena due mesi fa, la sentenza della procura di Bari, che non riconosceva il nesso causale tra autismo e vaccini, pur censurando molti comportamenti di autorità scientifiche nazionali e internazionali in tema di precauzioni nell’uso dei vaccini.
Scende in campo la solita Repubblica, che da inizio anno, ossia da quando la guida del giornale è passata nelle mani di Mario Calabresi, ha deciso di impugnare penne & provette per dar fiato ai soloni di casa nostra, tutti schierati per divulgare il Verbo di Big Pharma, vuoi sul fronte dei vaccini, appunto, oppure su quello degli Ogm o sul versante della vivisezione (pardòn, “sperimentazione animale”, con una ministra Beatrice Lorenzin ancora impegnata nell’esprimere la sua genuflessione alle autorità Ue che considerano troppo ‘garantista’ nei confronti delle pericolose cavie la nostra normativa). Vessillifera del Pensiero Unico pro Medicina & Scienza (sic) la senatrice e farmacista a vita Elena Cattaneo, regina incontrastata sulle colonne del quotidiano fondato da Eugenio Scalfari (chissà se lo hanno informato della cosa), sia come super columnist che come intervistata eccellente senza il minimo di un contraddittorio.
Ecco, fior tra fiori, alcune gemme del cronista scientifico (sic) Michele Bocci. Che commenta in prima persona (!) fin dall’imperdibile incipit: “un nuovo schiaffo alla scienza e al buonsenso, e ancora una volta a tirarlo è un giudice. Una sentenza riapre una questione che per gli esperti dovrebbe essere chiusa da tempo, quella del collegamento tra vaccini e autismo”. Scrive Vate Bocci per Repubblica: “il collegamento tra autismo e vaccini, ipotizzato da uno studio inglese pubblicato nel 1998 dal Lancet e poi ritirato perchè basato su pochi pazienti per il mondo scientifico non esiste”. Italiano a parte, due castronerie in due righe, da vero Guinness. Su pochi pazienti? E poi: quali sono gli ‘esperti’, quale il ‘mondo scientifico’ di riferimento? Quello/i prezzolati da Big Pharma? I soloni che pubblicano tanto al pezzo, perchè poi a pagare sono le industrie farmaceutiche?
Vate Bocci continua evocando ‘spauracchi’ agitati via social media dalle orde “dell’attivissimo mondo degli anti-vaccini”, così potenti da “allontanare molte famiglie dai vaccini”, facendo precipitare la povera Italia “sotto le soglie di sicurezza”, ossia il 95 per cento.
Peccato che al columnist scientifico di Repubblica (cui si affiancano, nella nobile battaglia di informare il popolo bue, Elena Dusi e Marco Cattaneo) sia sfuggita una freschissima ‘diagnosi’ stilata dall’Autorità garante per la Concorrenza che parla senza mezzi termini (caso più unico che raro, per un’autorità solitamente asettica) di scarsa trasparenza nel mercato dei vaccini e auspica nuove regole impostate su una maggiore trasparenza, capace di garantire anche prezzi competitivi e qualità dei prodotti. L’industria farmaceutica, intanto, dopo gli ultimi provvedimenti governativi, vede sensibilmente aumentare i suoi già pingui fatturati proprio sul fronte dei “marginali” vaccini.
E allora? Battaglie di ‘civiltà’ e per la tutela della salute pubblica, quelle pro vaccini? O che? Staremo a vedere.
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