Ivana la Bella ‘Mbriana – Ancora un grande Racconto della domenica di Amato Lamberti

Sospeso in bilico tra il più affascinante dei sogni ed una sconvolgente realtà, ecco il racconto scritto per la Voce di febbraio 2003 da Amato Lamberti. Con un protagonista che ricorda da vicino (fin dal ‘quasi anagramma’ del cognome) lo straordinario sociologo-scrittore che tutti noi amiamo ancora.

E’ una grande firma per il “Racconto della Domenica”, quella di Amato Lamberti, storico fondatore dell’Osservatorio sulla camorra” con Giancarlo Siani a inizio ’80. La Voce ebbe la fortuna di pubblicare, quindici anni fa, sei racconti del grande ricercatore, un’intelligenza capace di spaziare dall’impegno universitario (docente alla facoltà di Sociologia) a quello politico (per otto anni al vertice della fino ad alora ingovernabile Provincia di Napoli, una vera corte dei miracoli grazie al suo impegno restituita al rango di istituzione al servizio dei cittadini e in trincea nella lotta ai clan), fino a quello di giornalista e narratore. Sul nostro sito, a partire da domenica 5 giugno, potrete leggere altri racconti di Amato Lamberti, donati alla Voce e pubblicati tra il 2001 e il 2003. Cominciamo dal primo, uno dei più emozionanti, sul filo del confine tra la vita e il dopo: “Giovanni è tra noi”.

Proprio per ricordarne la figura, l’impegno e gli studi a quattro anni dalla scomparsa, si terrà il 27 giugno, alle ore 11, nella Sala giunta di palazzo San Giacomo a Napoli, la terza edizione del “Premio Amato Lamberti”. Vi prenderanno parte il procuratore nazionale antimafia Franco Roberti (che è anche presidente dell’Associazione Amato Lamberti, costituita nel 2012) e i componenti del comitato scientifico del Premio: l’assessore alla Cultura del Comune di Napoli Nino Daniele, lo storico della camorra Isaia Sales, i docenti dell’Università Federico II Enrica Amaturo, Gabriella Gribaudi, Giuseppe Acocella, Luciano Brancaccio, Annamaria Zaccaria, il giornalista Arnaldo Capezzuto, oltre ai figli e alla moglie del sociologo, Roselena Glielmo, che con Amedeo Zeni, allievo di Lamberti a Sociologia, organizzano il Premio.

Verranno attribuiti due premi, da 1.000 euro ciascuno, ad altrettanti laureandi o dottorandi, a livello nazionale, che “si siano distinti – fanno sapere i promotori – per le loro tesi con studi e ricerche sui temi della criminalità organizzata, dei traffici criminali, della corruzione e delle economie illegali”. Qui sotto il pdf originale.

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