Viva la Rai, ovvero la sperticata lode di Renato Zero al network che lo avrebbe accompagnato per l’intera, prolifica carriera di cantante e compositore. Lode meritata? Sì e no. Imparagonabili tempo e spazio dedicati dalla Rai a programmi culturali, documentari e attenzione al dibattito istituzionale, con la linea editoriale del sistema commerciale, poco incline a impegnare risorse per obiettivi formativi. E però, responsabilità gravi dei vertici Rai, che non hanno utilizzato il privilegio di trasmettere in regime di monopolio, prima dell’era Mediaset, e proporre programmi di qualità. Il peccato di aver abdicato a questa chance si è rivelato mortale quando l’azienda ha dovuto rincorrere le tv commerciali per non cedere molta audience e introiti pubblicitari. Il lungo e percorso degli show televisivi che hanno occupato le serate casalinghe di buona parte degli italiani vede in questo 2016 la proliferazione di programmi confezionati per il pubblico che non spegne mai il televisore per leggere un libro o ascoltare musica classica o dialogare con i partner familiari. Esemplare è il sabato sera di “Ballando sotto le stelle” che concede all’attempata-rifatta Carlucci l’ambito spazio di prima serata sulla rete regina di Rai 1 e una martellante reiterazione di spot promozionali, presenze nei programmi di intrattenimento pomeridiani e perfino molteplici ospitalità nei telegiornali di maggior ascolto.
Lo show non è farina del nostro sacco ma l’’adattamento italiano del talent Strictly Come Dancing, format inglese della BBC. Non è il solo caso di traslazione in Rai di programmi ideati altrove. A cominciare dal fortunato “Rischiatutto” di Mike Bongiorno che l’astuto Fazio riprende con un intrigante remake o il “Tale e quale Show”, (originale della Spagna), uno di tanti spettacoli del monopolio di conduzioni detenuto da Carlo Conti che di santi in viale Mazzini deve averne in abbondanza. Ma fermiamo l’attenzione su “Ballando sotto le stelle”. Chi avrà mai disegnato il cast da mandare in pista tra strilletti euforici della Carlucci post chirurgia plastica e professorini in cattedra a emettere sentenze? Un “genio”. Scegliamo nel mucchio la ballerina-ballerino “Platinette” esibito a destra e a manca in tutte le reti Rai, macchietta e maschera tragica, guitto, presenza surreale nonostante il titolo, tra molte qualifiche televisive per nulla qualificanti, di scrittore. Non fosse patetica sarebbe una presenza comica, ma serissima è la responsabilità di quanti ne fanno un ospite consueto di pomeriggi e serate televisive della Rai. Poi, meglio non sondare l’umore di Todaro, suo partner di sgambature danzanti. Un primo piano nel confronto a tu per tu con la Parodi di “La vita in diretta”, tormentone pomeridiano di Rai1, ha descritto impietosamente i settant’anni di “Viva la pappa col pomodoro”, al secolo Rita Pavone, dal volto praticamente incartapecorito. Ma chi glielo ha fatto fare? Milioni di fan la ricordavano vispa, pimpante, ragazzina anche in maturità, la immaginavano nell’aspetto di show girl che la saggezza dell’ età adulta aveva consigliato di adottare la discreta rinuncia alla visibilità televisiva. Ritrovarla a piroettare in pista con il partner Di Pasquale non ha un perché e neppure la riesumazione televisiva di Teddy Reno, marito novantenne spinto a intonare qualche verso di antichi successi con voce malferma. Non finisce qui: in ballo, è il caso di dirlo, gli ottantuno anni di Lando Buzzanca, l’impaccio di Asia Argento, bocciata da professionisti della danza. Una parentesi piena di rammarico, riprovazione e lecita perplessità, si apre però sul coinvolgimento di Nicole Orlando, ragazza down prodigio come atleta di sport per disabili intellettivi e relazionali, titolare di uno straordinario bottino di medaglie ai mondiali in Sudafrica. Non crede nessuno che l’invito a danzare per “Ballando sotto le stelle” sia una scelta coraggiosa per dimostrare che non vi sono limiti per chi ha la sfortuna di nascere down. Lodevole è il riconoscimento che le ha riservato il Capo dello Stato per i suoi meriti sportivi, discutibile è il coinvolgimento nella gara di danza della Carlucci. Somiglia troppo a furbizia per catturare telespettatori.
Nella foto le coppie di Ballando…
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