Ho bisogno di te e non so come dirtelo!

Questo non è un titolo a effetto, è la pura verità.
Quando giro per l’Italia incontro spesso persone che leggono Cacao, che sono state ad Alcatraz, che in tanti modi seguono la nostra attività. Queste persone hanno per me parole di stima che mi lusingano e mi emozionano e mi fanno sapere che il nostro lavoro è apprezzato.
Una situazione magnifica!
Però poi mi trovo come la settimana scorsa a scrivere un articolo su quanto avremmo bisogno di aiuto per progetti che giudichiamo di grande valore. E mi trovo di fronte al fatto che nessuno, nessuno, risponde in qualche maniera alla mia proposta di collaborazione.
Non riesco a capire come succeda, quale errore di comunicazione io compia. E che ci deve essere un errore lo verifico col fatto che quando mi trovo a parlare faccia a faccia con una persona riesco invece spesso ad arrivare a capire come possiamo connettere i nostri interessi e trovare un terreno di collaborazione. E mai come in questo periodo poi succede che realmente arriviamo a collaborare in modo proficuo. Certo, quando si parla guardandosi in faccia è più facile capirsi ed entrare in sintonia empatica. Ma non può essere che la differenza tra un messaggio web e la comunicazione diretta sia 20 a zero… È chiaro che sbaglio qualche cosa nel racconto della mia proposta.

Una villetta di Alcatraz

Una villetta di Alcatraz

Quindi ho pensato di provare con questo articolo a non parlare dei singoli progetti ma esprimere l’idea generale della possibilità di collaborazione.
E spero mi perdonerai la presunzione ma io vedo anche la necessità che un certo tipo di persone collabori con noi.
Chi non fa già parte di un’organizzazione, associazione, gruppo di impresa o simili, chi cerca un’attività  appassionante e gratificante, se si mette a lavorare con noi, compie un’azione particolarmente benemerita. Con questo non voglio dire che non ci siano altre associazioni che fanno anche un lavoro più meritorio del nostro… Sicuramente ce ne sono, Emergency, Caritas, Mani Tese, Libera… Ci sono tante entità meravigliose… Ma noi svolgiamo una funzione molto particolare, siamo un gruppo molto piccolo e il nostro messaggio arriva a un gruppo ristretto di persone particolari… Quindi appellandoci a queste persone non togliamo risorse a nessuno, perché noi cerchiamo persone particolari, che solo in un gruppo come il nostro potrebbero esprimersi al massimo.
Noi ci occupiamo della logistica e della formazione, e di una serie di questioni che tutti considerano secondarie ma non lo sono… Un popolo in marcia (come è il “Movimento Progressista” che cammina verso una società migliore) ha bisogno di chi raccolga la frutta dagli alberi e le verdure, tutti i giorni, perché il popolo deve nutrirsi tutti i giorni, e servono quelli che rattoppino i feriti subito, ma ha anche bisogno che una piccola percentuale delle energie disponibili sia investita in attività che non servono per mangiare oggi… Serve qualcuno che pianti gli alberi che fruttificheranno fra 5 anni. Ecco: la rete di Alcatraz è fatta di persone che si sono prese la briga (senza che nessuno lo chiedesse) di occuparci di questioni “non urgenti”.
Chiaro che se ti occupi della logistica a lungo termine interessi poco ai più… Però io credo che sia indispensabile che ci sia chi si occupa di dettagli dimenticati. Il Nobel dei Disabili ad esempio si occupa di offrire gratuitamenti corsi alle associazioni che si battono in prima linea, per migliorare la comunicazione, la gestione contabile e la capacità di accedere ai fondi europei. Ci occupiamo di formare professionisti nel settore digitale e di elaborare progetti complessi che richiedono anni per arrivare in porto. Oppure ci occupiamo di particolari casi individuali che per una serie di ragioni non riescono a trovare “soccorso” presso le associazioni che normalmente si occupano del soccorso “da prima linea”.

Sicuramente un altro elemento che “seleziona” molto chi potenzialmente potrebbe collaborare con noi è che la natura dell’impegno che perseguiamo rende indispensabile che ogni singolo agisca in modo indipendente, autonomo. Cioè non c’è un semplice mansionario con compiti da svolgere ma si tratta di prendere un settore di iniziativa e iniziare a inventarsi cosa fare. Non siamo un partito, non c’è nessuno che comanda (perché non abbiamo tempo da perdere a comandare gli altri) ci sono solo “linee d’azione e esperienza che hanno funzionato” e che comunque te le devi reinventare perché non esistono due casi uguali perché l’Universo adora la biodiversità e noi pure. E sono 15 anni che non facciamo le assemblee perché sennò vengono fuori leader e contro-leader e quelli che parlano e quelli che stanno zitti. I progetti li sviluppiamo parlando a due a due, così ci si capisce. Chi ha l’idea di qualche cosa da fare, sceglie con chi farlo e poi gli parla personalmente e così si crea la squadra. Chiaro che entrare in un simile meccanismo richiede un minimo di sforzo iniziale ma poi ci si rompe meno in perdite di tempo… Che per altro non è che voglio dire che gli altri sbagliano. Se devi gestire un’organizzazione con migliaia di attivisti le assemblee devi farle per forza. Ma non siamo 4 gatti e 4 capre e funziona benissimo a tu per tu.
Allora se sei una persona un po’ strana, se i gruppi normali anche mettendoci tutta la buona volontà, non ti calzano, allora ti invito a prendere in considerazione di

Jacopo ad Alcatraz col padre Dario Fo

Jacopo ad Alcatraz col padre Dario Fo

collaborare con noi… Non è detto ma magari ti corrispondiamo.
Se invece fai già parte di una qualche entità allora ti invito a valutare la possibilità di cooperare con noi. Se la tua organizzazione vive su questo pianeta un qualche punto di contatto e di possibile collaborazione lo troviamo.
Siamo onesti, adoriamo collaborare, non siamo invasivi, siamo di compagnia…
Se invece per qualche motivo non hai tempo di collaborare in modo impegnativo potresti comunque darci una grande mano in questo momento dedicandoci pochi minuti una tantum.
Potresti condividere questo articolo (non mettere un “mi piace” che non serve a niente ma condividendolo sul tuo social network, in modo che i tuoi amici possano vederlo, o farlo girare via mail).
Potresti anche iscriverti a Alcatraz Channel su You Tube (abbiamo bisogno di arrivare al più presto a 10mila iscritti) e in cambio otterrai di poter godere dell’esistenza di una fantastica web tv che ti proporrà video che ti ridaranno il buon umore quando la rabbia ti fa montare l’aggressività peggio di un koala cattivo.
E se hai un blog con un supplemento di 15 minuti potresti aderire al sistema di scambio banner gratuito www.stradaalternativa.it . Così la tua pubblicità apparirà istantaneamente a automaticamente sui 500 siti web che hanno già aderito a questo sistema.
Se poi vieni anche a trascorrere qualche giorno ad Alcatraz a non far nulla sarà grandioso fare quattro chiacchiere. Io sono veramente convinto che la vita è l’arte dell’incontro. Se hai letto fino a qui sei sicuramente una persona piuttosto strana e interessante e mi viene voglia di incontrarti. Cioè mi domando: come cavolo hai potuto seguire questo discorso così a lungo? Come ti funziona il cervello? Voglio saperlo!

www.cacaoonline.it

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