Italiano forbito a…Cinquestelle

Non si fanno mancare nulla le creature più in vista del grillismo. L’ultima si deve a Nicola Morra, senatore del M5Stelle, uno dei tanti eletti al Parlamento che osano farsi chiamare “onorevole” (attributo abolito nientemeno che dal fascismo) anziché signor…come accade in tutti i Paesi evoluti del mondo. Tra l’altro, molti deputati e senatori italiani di onorevole hanno poco o niente. Il signor Morra, a proposito delle primarie del Pd a Roma si è rivolto così al vice segretario dem: “Orfini? Non userò eufemismi. Alla frase ‘faccia da Orfini’, sostituirò ‘faccia da c…’”. Quale squisitezza signorile, che garbo, che eleganza dantesca, quale coerenza con il ruolo di eletto del popolo per rappresentare gli italiani a palazzo Madama! Come per “petaloso”, ecco un accorato appello, si avverte il bisogno culturale di sollecitare l’Accademia della Crusca perché favorisca l’inserimento della “colorita” espressione di Morra nei dizionari della lingua italiana.

Nella foto Nicola Morra

 

Allo sbando

A leggere il verbale della commissione chiamata a valutare il ricorso di Bassolino, che contesta la regolarità del voto alla primarie napoletana del Pd, sopravvengono brividi da sconforto: a prescindere dal clamoroso eccesso di burocratese del documento, sconvolge la logica che ha indotto a respingerlo. In perfetta sintonia con le posizioni espresse a caldo (cioè prima della riunione della commissione) dai vertici dem della maggioranza che ha tifato apertamente per la Valente, i commissari hanno ritenuto legittimo il successo della candidata, nonostante i forti sospetti di inquinamento del voto, testimoniato da filmati inequivocabili. Perché non ripete le votazioni con garanzie di trasparenza? Bassolino, a prescindere se accreditato più o meno della Valente per la guida di una città qual è Napoli, che fa tremare i polsi a qualunque sindaco, è un combattente irriducibile della politica e non si arrende. Appuntamento ai sostenitori al teatro Augusteo, dove Massimo Ranieri propone il televisivo “Sogno e son desto”. Dorme o è lucidamente sveglio il competitore della Valente? Si proporrà comunque come successore di De Magistris alla testa dii una lista civica? La concorrente renziana rinnova in ogni sede l’invito a Bassolino perché collabori, ma una cosa sono gli sos pre-elettorali, altro la ruggine accumulata prima del voto.

 

Tra i due litiganti…

Ammirevole il sereno distacco di De Magistris dal confronto-scontro tra i due, ma, si può scommettere, anche ottimismo riflesso per l’immagine appannata del Pd che come recita un detto popolare si dà la zappa sui piedi o come direbbe il grillino Morra “si dà martellate sui c…….”.


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