Fanfara a Napoli, suona le trombe il Mattino. Un nuovo, grade Polo per la ricerca inaugurato in viale Marconi, a Fuorigrotta, vis a vis – o meglio, fianco a fianco – con lo stadio San Paolo. Doppia festa, quindi, scientifica e pallonara, visto il super campionato della squadra di Sarri. Batte infatti bandiera Cnr il neo polo per la Tecnologia tenuto a battesimo dal presidente del Comitato ancora per pochi giorni, visto che dovrà lasciare la poltrona il prossimo 19 febbraio.
Napoletano, ricercatore nel campo dei polimeri, per alcuni anni assessore della giunta regionale targata Bassolino, poi ministro per le Riforme e l’Innovazione nella Pubblica amministrazione del governo Prodi 2006, Luigi Nicolais ha voluto sigillare con le performance partenopee la sua stagione al vertice del Cnr. “Finalmente costituiamo questa sede che sarà un punto di riferimento per tutto il Cnr”, sottolinea Nicolais. “Lavori iniziati a luglio 2012, costo da 15 milioni di euro sostenuto dal ministero per lo sviluppo del Mezzogiorno – dettaglia il Mattino – soldi rimasti prima inutilizzati, il Polo sarà operativo da settembre”.
Ma non è l’unica chicca, quella di Fuorigrotta, per la scienza made in Napoli. Eccoci ad un nuovo complesso nella zona alta della città, via Pietro Castellino, dove il Cnr ubicherà dei laboratori di biotecnologia e chimica biomolecolare. Non è finita. “Anche nella Cirio di San Giovanni a Teduccio – sottolinea Nicolais – sarà presto realizzato un Polo Materiali. Abbiamo poi avviato la sede di Anacapri, nell’ex Accademia svedese della Scienza. E tra Portici ed Ercolano, dove riprenderemo il progetto ora interrotto, sorgerà il Polo Agrario”.
Commenta un ricercatore che per anni ha lavorato nei laboratori Cnr di Arco Felice, nell’area flegrea. “Non poco fumo negli occhi, come adesso per tutti il mitico arrivo di Apple che darà solo lavoro precario. Da anni a Fuorigrotta esiste, oltre al Politecnico, l’Istituto Motori, un presidio del Cnr portato avanti con eroismo dai ricercatori nel più totale disinteresse pubblico. Adesso si sbandiera la novità per un accorpamento tutto da verificare. In via Castellino trent’anni fa esistevano i laboratori della Richardson Merrell, un importante presidio scientifico di ricerca che la politica ha usato fin che ha voluto per poi passarlo ‘agratis’ ai Marcucci, il gruppo toscano che a fine anni ’70 cominciava l’assalto alla lavorazione e traffico di emoderivati. A Portici, poi, è da sempre esistita la più prestigiosa università di Agraria, dove ha insegnato per anni Manlio Rossi Doria. E nella stessa zona proprio Nicolais non è riuscito a far decollare il Criai, ossia il Consorzio Campano di Ricerca per l’Informatica e l’Automazione Industriale. Si tratta di parecchia minestra riscaldata. E male”. Come “ultima cena” non proprio il massimo…
Nella foto di apertura Luigi Nicolais
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