SVELATI I RAPPORTI TRA MAFIA E ISIS. QUI LO DICO E QUI LO NEGO, ECCO LO SCOOP

Grande scoop, giorni fa, del Giornale di Sicilia. Francesco (qui) Lo Dico (e qui Lo Nego) alza il velo sugli inconfessabili rapporti tra mafia e Isis. Da Pulitzer subito. Una ipotesi che da mesi gira tra gli 007 ora diventa palpabile realtà.

Il miracolo si materializza sotto i nostri attoniti occhi grazie alle messianiche parole di una toga di lungo corso, Otello Lupacchini, oggi sostituto procuratore presso la Corte d’Appello di Roma, “il magistrato che ha sconfitto e condannato i componenti della Banda della Magliana e che da par suo – parola di qui Lo Dico e qui Lo Nego – racconta crimini e misfatti della Capitale in un bel libro edito di recente da Koinè nuove edizioni, Impronte criminali”.

Dopo una lunga esegesi del fenomeno terroristico e dopo una profonda disamina storico-socio-psico-politico-economica, eccoci alla rivelazione: “E’ possibile che le mafie abbiano allacciato legami di tipo commerciale con organizzazioni politiche islamiste”. La Luce filtra, poi il Verbo: “Il fatto, tuttavia, che una cosa sia possibile non vuol dire che sia probabile, né, tantomeno, che sia certa”. Illuminati, proseguiamo nel Cammino: “E’ anche ragionevole pensare che le mediazioni sulle armi non avvengano direttamente con l’islamista o il terrorista. Ciò non significa, tuttavia, che esse avvengano con segmenti subsahariani, magrebini o mediorientali, che si occupano solamente del narcotraffico, come pure taluno ha sostenuto”. La Luce man mano si fa più intensa e prende sostanza nelle Parole del Maestro Lupacchini: “Nè potrei mai spingermi, stante il livello delle mie conoscenze, ad affermare che nessuna organizzazione criminale sia stata complice, abbia cioè fatto affari ignorandone l’obiettivo. Meglio, insomma, non parlare di ciò che non si conosce”. Infatti. La Modestia del Nostro – come accade per i Geni – è Somma.

Ma ecco che la Saggezza del Vate arriva ad indicarci alcune Vie. Per la nostra sicurezza: “Le grida d’allarme, spesso generiche e rimuginanti l’ovvio, appaiono piuttosto simili ai responsi della Sibilla cumana”. Proseguiamo in estasi quasi mistica. Perchè la lotta al Male non leda la nostra Libertà: “Sarebbe necessaria una rigorosa actio finium regundorum tra due forme di ‘sicurezza’: quella poliziesca e quella giudiziaria”. E un altro fascio di Luce: “E’ spesso l’eccesso di sicurezza ad uccidere la sicurezza stessa”. Qui Lo Dico e qui Lo Nego.


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