Alleluia. Rombano i motori della Balena Bianca, pronta a tornare nelle turbinose acque politiche d’oggi, più forte e più potente che pria. E chi sarà mai l’intrepido nocchiero, il timoniere senza macchia e senza paura, il Mosè che ci condurrà verso la terra promessa?
L’Uomo di Ceppaloni, esemplare della Nuova Specie, antenati sudafricani venuti a colonizzare le nostre sponde. “La Margerita 2.0 è pronta” ha esultato il Naledi Ceppalonicus, all’apparire della prima pizza fatta con la farina super speciale, da servire per tutti i “clienti” ed amici.
Seduto intorno a un tavolo, clava e carte al suo fianco, ha spiegato: “Ho già preparato un documento. Alfano, Casini e tutti gli uomini sul territorio che hanno voglia di centro sono avvisati: non abbiamo alternative, dobbiamo sederci intorno a un tavolo e partire”.
Man mano, assume i connotati di un potente della prima e poi della seconda repubblica, il Mastella Clemente che resse il Lavoro con Berlusconi (il milione di posti promessi) e la Giustizia con Prodi (facendolo cadere). Ed ecco dispiegarsi, nel suo Verbo, la Grande Strategia del Centro. “Ncd e Udc non reggono. Dobbiamo ripartire da un soggetto politico che sia autonomo ma, inizialmente, distinto da Renzi”. Poi una stringente analisi: “L’aggregazione del centro passa da due cose: la modifica dell’Italicum e vistosi correttivi sul Senato”. Ecco il politologo di razza: “Ho spiegato ad alcuni autorevoli renziani, ad Alfano e a Casini, che se si andasse a votare con l’Italicum rischierebbe di vincere l’idea ‘moderata’ di Grillo. Una versione dorotea di Grillo”.
E poi, lo sguardo sul futuro, il luogo della rinascita, il seme della riscossa. “Il baricentro del nuovo partito può avere un riscontro prevalente al sud. Lì, infatti, si veleggia in doppia cifra. Questo nuovo soggetto – spiega illuminato – si deve muovere per recuperare tutti quei ceti vaganti che fino ad ora si sono rifugiati nell’astensione”.
Parole da far giungere all’orecchio del premier, soavemente. Ma chissà perchè, sono musiche che circolano da tempo in ambienti berlusconiani. Con un attacco a due punte e mezza: Lega al Nord, Forza Italia al centro sud con una neo lega sudista. Cosa di meglio del ri-centro mastellizzato, alfanizzato e adeguatamente casinizzato?
Nella foto, Clemente Mastella
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