“Siamo fuori dalla crisi. I segnali vanno tutti in questa direzione”.
“Vedo che il Paese accelera”.
“Il risparmio degli italiani è ‘tripla A’. Siamo secondi al mondo, dopo i giapponesi”.
“La nostra ricchezza è tra le più consistenti a livello mondiale”.
“Il flusso degli incagli e delle sofferenze, cioè i crediti che le imprese in difficoltà fanno fatica a restituire, si sta riducendo in misura rilevante”.
“I mutui crescono a ritmi che non si vedevano da anni. E questo sta rimettendo in moto un ciclo virtuoso”.
“Gli investitori internazionali hanno fiducia che ora in Italia le cose si cominciano a realizzare”.
Colpi di sole nell’estate più bollente dal 1800? Un marziano in vacanza premio nel Paese dei Bengodi tra Paperoni e nuotate nell’oro? Il miracolo del secolo per San Gennaro che batte disoccupazione, povertà e i gufi di Svimez? Il coniglio estratto dal magico cilindro di Silvan, prima di peluche poi tempestato di diamanti?
Niente di tutto questo. Le frasi sono tratte da un’intervista realizzata non dai burloni di Scherzi a parte, ma dal seriosissimo Nicola Saldutti per il Corriere della Sera, una paginata genuflessa di “Primo Piano” del 2 agosto dal titolo cubitale: “L’Italia è uscita dal tunnel della crisi. Il risparmio è il pilastro della crescita”. Dimenticavamo il nome dell’intervistato. Uno dei primi banchieri italiani, Carlo Messina, consigliere delegato di Intesa Sanpaolo.
A quanto pare una delle più acclamate e fresche riforme di Renzi riguarda il numero unico per le emergenze, che sarà il magico 112, al posto dei rottamati 113, 115 e 118. Per favore, chiamatelo subito.
Nella foto, Carlo Messina.
Scopri di più da La voce Delle Voci
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.