Napoli precipita sul fondo delle città più invivibili d’Italia, postazione numero 108, precede solo Siracusa e Crotone. Mai così male, cinque posizione perse in appena un anno, secondo la classifica sulla qualità della vita scaturita da uno studio dell’Università La Sapienza in collaborazione con Italia Oggi. Al primo posto Mantova, che precede Trento, Belluno e Pordenone.
Napoli collassa in settori strategici come periferie, sanità, trasporti, raccolta differenziata. In aumento criminalità comune, violenze e truffe. Manca solo che il mare si prosciughi e il sole si spenga, poi l’opera è completa.
Ma il sindaco arancione Luigi de Magistris gioisce. “Siamo la città più giovane e più bella del mondo”. Conferma l’assessore alla cultura e al turismo Nino Daniele: “si vede che milioni di turisti non la pensano come queste classifiche. Il posto di Napoli non è lì e in questi giorni Napoli è invasa da fiumane di persone e l’atmosfera è già festosa in anticipo”.
Replicano alcuni operatori turistici: “Nonostante il sindaco scopra solo oggi le vocazioni turistiche di Napoli, che risalgono a molto lontano, le ondate di turisti sono soprattutto mordi e fuggi, quindi servono poco all’economia del territorio se non esiste alcuna programmazione, anche a livello regionale. E poi i nuovi flussi turistici hanno un motivo ben preciso: altre destinazioni, come la Francia e i paesi arabi, sono off limits per paura del terrorismo. Qualcuno dice che prima o poi quelli dell’Isis emettono una fattura a chi opera nel turismo per farsi riconoscere una percentuale…”.
Ma a Palazzo San Giacomo hanno fatto la scoperta del secolo per attirare i fans come a La Mecca: si chiama N’ Albero, una gigantesca struttura di 40 metri a forma di pino natalizio proiettata a bordo della Rotonda Diaz, perfettamente al centro della mitica via Caracciolo. Uno sforzo degno delle Piramidi: una base larga 20 metri, un peso da 400 tonnellate, più 30 tonnellate di ‘zavorre stabilizzanti’, un impatto da 1 milione e 300 mila lampade a led, 3 terrazze panoramiche, ristoranti, ascensori, negozi, tutto per una vera Piedigrotta ‘ammare.
E ‘scordammoce ‘a camorra, ‘a fatica mancante, ‘o bus scassato, ‘a salute fetente, ‘o racket, ‘e stese.
Abbiamo ‘o sole, ‘a pizza e mo’ N’ Albero.
Ma ‘O puntale chi s’o piglia?
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Un commento su “NAPOLI IN CODA PER VIVIBILITA’ /MA MO’ TENIMM N’ ALBERO !”