CINA / ACCUSE & SBERLEFFI CONTRO GLI USA DI JOE BIDEN 

“Gli Stati Uniti stanno cercando di spingere il mondo verso una grande trappola”.

“Washington ha l’ambizione di creare il caos”.

“Gli Stati Uniti cercano da tempo nemici in tutto il mondo e, anche se non ce ne sono, ne creano uno”.

“Oggi occorre stare lontano dalla follia degli Stati Uniti”.

Non sono i russi a parlare così, e neanche degli anti-americani viscerali.

Si tratta, invece, delle massime autorità cinesi, che stanno prendendo una posizione ben precisa nell’attuale crisi internazionale: molto vicina alla Russia, lontana mille miglia dagli Usa, accusati senza mezzi termini di aver provocato la situazione che stiamo vivendo e di fomentarla ogni giorno di più, perché a loro la guerra fa comodo e cercano di trarne tutti i vantaggi possibili, soprattutto in termini di ‘egemonia’.

Autentici ceffoni quelli assestati sulle facce di bronzo a stelle e strisce, a cominciare da quella del numero uno della Casa Bianca, Joe Biden.

Ecco cosa scrive ‘Global Times’, il sito ispirato dalle autorità di Pechino.

“Dopo tanti vertici con l’obiettivo di rafforzare il ruolo della cosiddetta alleanza transatlantica, gli americani non hanno avanzato alcuna misura concreta per promuovere la pace e i colloqui, nemmeno una dichiarazione pubblica”.

“L’intenzione reale e disperata dell’amministrazione Biden nella crisi ucraina è stata smascherata: trasformare l’Ucraina in una palude in modo che la Russia continui a sanguinare e costringere i russi a cedere e scegliere un regime filo-americano”.

“Anche i diplomatici professionisti a Washington comprendono quanto potrebbe essere pericoloso se il leader degli Stati Uniti chiedesse apertamente un cambio di regime di un’altra grande potenza nucleare e un membro permanente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite: quindi la Casa Bianca deve ridurre al minimo l’incertezza generata dalle parole di Biden”.

Wang Yiwei, direttore dell’Istituto per gli affari internazionali presso la Renmin University of China di Pechino, ha dichiarato al ‘Global Time’s che ‘Biden ha appena detto cosa ha davvero in mente nella crisi ucraina. Tutte quelle sanzioni, stigmatizzazioni e demonizzazioni contro Putin e la Russia hanno un solo scopo chiave: far crollare di nuovo la Russia, come ha fatto l’Occidente con l’Unione Sovietica in passato”.

“Secondo Lu Xiang, ricercatore presso l’Accademia cinese delle scienze sociali, ‘Biden è così frustrato poiché le mosse della sua  amministrazione come le sanzioni e l’isolamento contro la Russia non sono efficaci come si aspettava e con le accuse a Putin sta rendendo personali le tensioni Usa-Russia”.

“La Russia è un paese importante che non può essere vittima di bullismo e intimidazioni. Maggiore è la pressione esercitata dall’Occidente, più uniti saranno i russi”.

“Gli Stati Uniti continuano a definire una bugia la richiesta della Russia di de-nazificare l’Ucraina, ma non possono spiegare perché il popolo russo sostiene fermamente il proprio presidente e governo. Hanno visto per anni russi etnici nell’Ucraina orientale uccisi dalle forze militari ucraine come il Battaglione Azov, e l’Occidente ha chiuso un occhio su questo e ignora la rabbia dei russi”.

“Così come gli Stati Uniti hanno cercato di separare i russi da Putin, hanno anche cercato di separare il popolo cinese dal leader del Partito Comunista, e hanno sempre fallito, perché i decisori di Washington non capiscono che la loro ambizione egemonica e le loro mosse ostili verso la Russia e la Cina minacciano i popoli di Russia e Cina, non solo un individuo o un gruppo politico specifico”.

“La situazione odierna è molto diversa dalla Guerra Fredda tra gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica. Il governo russo ha un grande sostegno dal suo popolo e l’Occidente non è unito, mentre le maggiori potente europee si tengono a distanza dalla posizione estrema degli Stati Uniti”.

Prosegue l’analisi di ‘Global Times’.

“In qualità di iniziatori della crisi ucraina, gli Stati Uniti stanno cercando di spingere il mondo intero nella loro enorme trappola. Hanno attirato e minacciato i paesi in via di sviluppo, inclusa la Cina, tentando di far condividere alla comunità internazionale le responsabilità e le conseguenze della crisi. Tuttavia, va sottolineato che nessun altro Paese è obbligato a pagare il prezzo della crisi creata dagli Usa e che Washington non è qualificata per fissare limiti per altri Paesi”.

“Durante il viaggio di Biden in Europa, gli Usa e l’UE hanno firmato un accordo sul gas naturale liquefatto, nel tentativo di ridurre la dipendenza dell’Europa dall’energia russa. Ma molti media occidentali hanno espresso pessimismo sull’accordo, perché gli Stati Uniti non hanno abbastanza capacità per esportare più gas, quindi l’accordo sarà in gran parte simbolico. Questo è il rischio strategico che Washington è felice di correre: ha solo l’ambizione di creare il caos ma non ha intenzione di ripulire il pasticcio. Dall’Afghanistan all’Iraq e alla Siria, gli Stati Uniti hanno lasciato il mondo in troppi pasticci”.

“Dopo lo scoppio del conflitto Russia-Ucraina, gli Usa hanno continuato ad intensificare le sanzioni contro la Russia e a costringere il mondo a scegliere da che parte stare, aumentando le difficoltà della ripresa economica globale e causando danni indebiti ai mezzi di sussistenza di tutti i paesi. La gente ora vede che gli Stati Uniti si stanno trasformando in un gigante deforme, con un braccio di sanzioni o addirittura di guerra usato per sopprimere altri che stanno diventando particolarmente sviluppati, e il braccio della pace e dello sviluppo che si sta notevolmente atrofizzando e degenerando. Ciò ha portato   Washington a pretendere di opporsi alla guerra mentre conduceva la guerra su tutti i fronti, e di affermare di mantenere la pace mentre la distruggeva arbitrariamente”.

“Ecco perché avvertire la Cina di non sostenere la Russia è diventata una questione deliberatamente importante a Washington, mentre attira i suoi alleati per rafforzare le sanzioni contro la Russia. Pertanto, continua a soffocare la Cina, che considera la sua rivale strategica, mentre si aspetta che la Cina collabori con essa nel sanzionare la Russia”.

E infine: “Gli Usa cercano da tempo nemici in tutto il mondo e, anche se non ce ne sono, ne creano uno. Potremmo ricordare a Washington che le potenze consolidate spesso non vengono sconfitte dalle potenze emergenti, ma vengono trascinate verso il basso dal costo del mantenimento dell’egemonia. Di recente, gli

Stati Uniti hanno voluto cacciare la Russia dal G20, ma diversi paesi hanno espresso chiaramente la loro opposizione. Il mondo di oggi non è più nell’era in cui alcuni paesi come gli Stati Uniti possono ingannare il pubblico; la maggior parte dei paesi non si unirà al gioco ‘automutilante’ aiutando gli Usa a mantenere la propria egemonia”.


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