PENTAGONO / PROVOCAZIONI E ‘BIOLOGIC WARS’ CONTRO LA RUSSIA, DALL’UCRAINA ALLA GEORGIA

Continuano senza tregua le provocazioni dei governi occidentali contro la Russia di Vladimir Putin, un’escalation che non conosce sosta, infarcita di fake news & di false flags. Una drammatica sceneggiata nella quale il copione prevede un totale ribaltamento dei ruoli: gli aggressori, ossia gli Stati Uniti e gli scodinzolanti alleati, nella parte di agnellini; e l’aggredito, Putin, nel ruolo di belva assetata di sangue.

Nelle ultime ore ecco l’ultima: il capo russo obbedisca alle richieste occidentali e faccia un deciso passo indietro dal baratro. Se non lo fa, le reazioni saranno tremende.

Da noi il teatrino è più penoso che mai.

Come i virologi-saltimbanchi di corte hanno taroccate cifre & dati sulla pandemia, esibendosi nelle più ridicole performance tivvù, così adesso pennivendoli e esperti (sic) di politica estera non vedono quello che è sotto gli occhi di tutti: gli Stati Uniti, nel corso degli anni, hanno letteralmente accerchiato la Russia, puntandole i missili al cuore, piazzati in quelle ex repubbliche sovietiche che ora vogliono addirittura inglobare nella NATO, al pari delle ‘annessioni’ feudali d’un tempo. Come non capire e non denunciare la folle politica imperialista e d’aggressione a stelle e strisce?

Anthony Fauci

Basterebbe solo il ricordo di quanto avvenne tanti anni fa a Cuba per chiarire ancor di più lo scenario. Gli Stati Uniti, all’epoca guidati da John Fitzgerald Kennedy, denunciarono i sovietici per i missili installati a Cuba.    Si fu sull’orlo del baratro, quella volta sì: e gli americani potevano avere tutte le ragioni di questo mondo.

Ma stavolta è esattamente l’opposto: i missili sono puntati contro la Russia dalla Polonia oppure dalla Romania, o addirittura dentro i vecchi confini, e piazzati in quei paesi, dall’Ucraina alla Georgia, che hanno sempre fatto parte dell’Unione Sovietica e che adesso gli statunitensi vogliono scippare per portare sotto l’ombrello NATO !

Ai confini della realtà. Ma tutti – in Occidente – fanno finto di non saperlo e tantomeno di capirlo.

La Voce ha già documentato, in due precedenti inchieste, cosa di incredibile sta succedendo, da anni, sul fronte dei laboratori militari segreti che gli Stati Uniti hanno creato in quelle ex repubbliche sovietiche: decine di bio-strutture attrezzate per le ‘biologic wars’, a base di virus che ormai stiamo conoscendo molto bene, dopo il giallo di Wuhan e la ‘fuga’ del covid da quel laboratorio: le cui ricerche – ricordiamolo a tutti – sono state in buona parte finanziate dal ‘National Institute for Allergy and Infectious Deseases’ (NIAID), diretto a vita dal numero uno dei virologi a stelle e strisce, Anthony Fauci.

 

IL REPORAGE DI UNA GIORNALISTA SCOMODA 

Nell’inchiesta che segue, proseguiamo su quella scia, e pubblichiamo alcuni stralci tratti da un ampio reportage firmato da un’ottima giornalista investigativa bulgara, Dilyana Gaitandzhieva, sull’uso di militari ucraini e georgiani per portare avanti esperimenti biologici più che ‘border line’, con un focus particolare su un mega laboratorio, il ‘Lugar Center’, in Georgia.

Si è già segnalata, la reporter bulgara, per una grande inchiesta, sui rifornimenti di armi azere ai jihadisti siriani con l’ok dei paesi occidentali: inchiesta per la quale ha dovuto subire pesanti attacchi dal mainstream che intendeva delegittimarla.

Non resta, ora, che dare la parola a Dilyana Gaitandzhieva.

Il suo reportage è freschissimo, del 24 gennaio scorso.

Dilyana Gaitandzhieva

Ecco il significativo incipit: “Mentre gli Stati Uniti stanno pianificando di aumentare la loro presenza militare nell’Europa orientale per ‘proteggere i loro alleati contro la Russia’, i documenti interni mostrano cosa significhi concretamente la ‘protezione’ americana”.

Parole di una chiarezza disarmante e che tutti dovrebbero leggere. Per capire e riflettere.

Il Pentagono ha condotto esperimenti biologici con un esito potenzialmente letale su 4.400 soldati in Ucraina e 1.000 in Georgia. Secondo i documenti trapelati, tutte le morti di volontari dovrebbero essere segnalate entro 24 ore (in Ucraina) e 48 ore (in Georgia). Entrambi i paesi sono considerati i partner statunitensi più fedeli nella regione, con una serie di programmi implementati nel loro territorio. Uno di questi è il programma di impegno biologico della ‘Defence Threat Reduction Agency’ (DTRA’) da 2,5 miliardi di dollari che include la ricerca su agenti biologici, virus mortali e batteri resistenti agli antibiotici in fase di studio sulla popolazione locale”.

“Il Pentagono ha lanciato un progetto della durata di 5 anni con una possibile estensione fino ad altri 3 anni, nome in codice GG-21: ‘Infezioni trasmesse da artropodi e zoonotiche tra il personale militare in Georgia’. Secondo la descrizione del progetto, verranno prelevati campioni di sangue da 1.000 reclute al momento dell’esame fisico della loro registrazione militare presso l’ospedale militare georgiano situato a Gori. I campioni saranno testati per gli anticorpi contro 14 agenti patogeni: bacillus antracis; brucella; virus CCHF; coxiella burnetii; francisella tularensis; hantavirus; specie Rickettsia; virus della tubercolosi; specie Bartonella; specie Borrelia; specie Ehlrichia; specie Leptospira; salmonella typhi; WNV”.

Prosegue la minuziosa ricostruzione della reporter bulgara. “La quantità di prelievo di sangue sarà di 10 ml. I campioni saranno conservati a tempo indeterminato presso l’NCDC (Lugar Center) o l’USAMRU-G e le aliquote potrebbero essere inviate alla sede centrale di WRAIR negli Stati Uniti per futuri studi. Il ‘Walter Reed Army Institute of Research’ (WRAIR) è la più grande struttura di ricerca biomedica amministrata dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti. I risultati delle analisi del sangue non saranno forniti ai partecipanti allo studio”.

 

DENTRO I MISTERI DEL ‘LUGAR CENTER’

Continua il reportage: “Il Lugar Center è diventato famoso negli ultimi anni per le attività controverse, gli incidenti di laboratorio e gli scandali che circondano il programma per l’epatite C. La causa della morte dei pazienti nella maggior parte dei casi è stata indicata come ‘sconosciuta’, come dimostrano i documenti interni. Il progetto georgiano GG-21 è stato finanziato da DTRA e implementato da scienziati militari americani di un’unità speciale dell’esercito Usa denominata USAMRU-G che opera nel Lugar Center. Hanno ottenuto immunità diplomatica in Georgia per ricercare batteri, virus e tossine senza essere diplomatici. Questa unità è subordinata al WRAIR”.

I documenti ottenuti dal registro dei contratti federali degli Stati Uniti mostrano che USAMRU-G sta espandendo le sue attività ad altri alleati degli Stati Uniti nella regione e sta ‘stabilendo capacità di spedizione’ in Georgia, Ucraina, Bulgaria, Romania, Polonia, Lettonia e qualsiasi località futura. Il progetto USAMRU-G che prevede test biologici sui soldati dovrebbe iniziare a marzo di quest’anno presso l’ospedale militare bulgaro di Sofia”.

Il Lugar Center

E non è accerchiamento in piena regola, questo?

Non si tratta di pericolosi esperimenti biologici previsti a brevissimo termine, con inizio addirittura il mese prossimo?

Non è questa una precisa chiave di lettura per capire manovre & minacce degli Usa in atto?

Riprendiamo il filo del reportage. “La DTRA ha finanziato un progetto simile che coinvolge soldati in Ucraina, nome in codice UP-8: la diffusione della febbre emorragica della Crimea-Congo (CCHF) e degli hantavirus in Ucraina e la potenziale necessità di una diagnosi differenziale nei pazienti con sospetta leptospirosi. Secondo la descrizione del progetto, saranno raccolti campioni di sangue da 4.400 soldati sani a Lviv, Kharkov, Odessa e Kiev. 4.000 di questi campioni saranno testati per gli anticorpi contro gli hantavirus e 400 per la presenza di anticorpi contro il virus della febbre emorragica della Crimea-Congo (CCHF). Non ci sono informazioni su quali altre procedure verranno eseguite tranne che ‘incidenti gravi, compresi i decessi, dovrebbero essere segnalati entra 24 ore’. Tutti i decessi di soggetti di studio sospettati o noti per essere correlati alle procedure di ricerca, dovrebbero essere portati all’attenzione dei comitati di bioetica negli Stati Uniti e in Ucraina”.

Autentiche cavie umane.

DTRA ha stanziato 80 milioni di dollari per la ricerca biologica in Ucraina a partire dal 30 luglio 2020, secondo le informazioni ottenute dal registro dei contratti federali degli Stati Uniti. Incaricata del programma è la società statunitense ‘Blach & Veatch Special Projects Corp.’. Un altro appaltatore DTRA che opera in Ucraina è ‘CH2M Hill’. La società americana si è aggiudicata un contratto da 22,8 milioni di dollari per la ricostruzione e l’attrezzatura di due biolaboratori: l’Istituto statale di ricerca scientifica per la diagnostica di laboratorio e l’esperienza veterinaria-sanitaria (‘Kyiv ILD’) e il Servizio statale dell’Ucraina per la sicurezza alimentare e Laboratorio Diagnostico Regionale Tutela dei Consumatori (‘Odesa RDL’)”.

 

DENUNCIA MAURIZIO BLONDET

Commenta Maurizio Blondet, animatore di un eccellente blog di contro-informazione.

“Il Pentagono gestisce un laboratorio segreto a Tbilisi, capitale della Georgia. Vi si studiano agenti patogeni e insetti che pungono, per l’allevamento dei quali esiste all’interno una struttura. Il personale che vi opera è costituito da tecnici e scienziati Usa, che vivono sotto passaporto diplomatico. Lo ha scoperto Dilyana Gaytandzhieva, la straordinaria giornalista investigativa bulgara che nel 2017 ha rivelato il vasto traffico americano di armi inviate ai terroristi dell’ISIS: armi acquistate in Bulgaria ed inoltrate attraverso la compagnia aerea dell’Azerbaijan, ‘Silk Way Airlines’, in ‘almeno 350 voli’, sotto copertura diplomatica per scavalcare i controlli IATA (che vietano il trasporto aereo di armamenti) e qualsiasi restrizione dovuta a convenzioni internazionali ed embarghi. Per questo splendido lavoro, Dilyana fu licenziata dal giornale ‘Trud’, il primo quotidiano bulgaro. Ora lavora per la tv libanese ‘Al Mayadeen’”.

Maurizio Blondet

Continua Blondet: “Dilyana ha trovato le prove documentali del fatto che diplomatici dell’Ambasciata USA a Tbilisi trasportano sangue umano congelato e agenti patogeni destinati al laboratorio georgiano, Lugar Center, come bagaglio diplomatico per evitare controlli”.

“Il biolaboratorio del Pentagono è pesantemente sorvegliato, scrive Dilyana, che lo ha spiato per giorni e notti. Tutti i passanti sono filmati, anche se il biolaboratorio si trova all’interno di un’area residenziale. Fermata e obbligata a mostrare i documenti, minacciata di arresto, Dilyana è tornata di notte (il laboratorio o fabbrica funziona senza interruzione) ed annotato le auto di persone che vi entravano con targa diplomatica dell’ambasciata americana”.

Dettaglia ancora Blondet. “I documenti mostrano una serie di progetti del Pentagono che coinvolgono insetti come possibili vettori di malattie in Georgia. Nel 2014 il Lugar Center è stato dotato di una struttura per insetti e ha lanciato un progetto su ‘Sand Files’ in Georgia e nel Caucaso”.

“Si presume che la DTRA, che gestisce il programma militare statunitense presso il Lugar Center, abbia già effettuato test sul campo con una sostanza sconosciuta in Cecenia. A giugno 2017 i cittadini locali hanno riferito di un drone che diffondeva polvere bianca vicino al confine russo con la Georgia”.

Non è finita qui. “Oltre ad avere varie capacità militari per disperdere agenti biologici, DTRA ha anche pieno accesso ai confini russi, concesso nell’ambito di un programma militare denominato ‘Georgia Land Border Security Project’. Le attività relative a questo progetto sono state esternalizzate ad una società americana privata, la ‘Parsons Government Services’. Parsons ha ricevuto un contratto da 17,7 milioni di dollari sotto il progetto di sicurezza del confine del Pentagono in Georgia. DTRA in precedenza ha commissionato a Parsons progetti di sicurezza delle frontiere simili in Libano, Giordania, Libia e Siria”.

E non si tratta, anche in questo caso, di un accerchiamento vero e proprio?

Non sono minacce più che dirette queste?

O cosa, ‘scherzetti’ di Carnevale?

Aggiunge Blondet. “E’ interessante notare che un subappaltatore che lavora a questo progetto di sicurezza delle frontiere, ‘TMC Global Professional Service’, è anche sotto contratto con DTRA per il supporto scientifico presso il Centro Lugar. La stessa TMCeffettua anche sorveglianza per le armi di distruzione di massa ai confini georgiani. Il progetto coincide con l’incidente relativo alla disseminazione di polveri che è stato segnalato nella vicina Cecenia nei pressi nel confine georgiano”.

E conclude: “I documenti rivelano alcuni dei progetti finanziati dal Pentagono. Tra questi, progetti relativi alla Russia. L’US Air Force raccoglie specificamente RNA russo e tessuti sinoviali, sollevando timori a Mosca di un nascosto programma di armi biologiche etniche statunitensi. Il Pentagono ha anche studiato il ceppo di antrace russo presso il Centro Lugar per il quale la Russia ha un vaccino, un ceppo russo ‘Yersina pestis’ (che causa la peste), così come la sequenza del genoma del ceppo del virus della febbre emorragica Crimea-Congo”.

A tirar le conseguenze, è proprio Putin a dover fare un passo indietro dal baratro?

E’ stato Putin ad ordinare di tracciare il DNA di Emmanuel Macron sulla base delle impronte lasciate sul famoso tavolo del Cremlino, come ‘denunciano’ i reporter-detective del mainstream?

O non è piuttosto l’ormai invasato (e rincoglionito) Joe Biden a dare quotidianamente i numeri, evidente ostaggio del Pentagono e dell’industria bellica a stelle e strisce che non vede l’ora di un super conflitto?

Con gli scodinzolanti alleati al seguito: in pole position la povera Italia che ormai conta come il 2 di briscola…

 

 

 

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