Le autorità politiche e sanitarie sia europee che italiane hanno ingannato i cittadini prima consigliando e poi obbligando (il nostro governo almeno, con il diktat per gli over 50) ad essere vaccinati con le dosi Pfizer quando oggi uno studio condotto dal celebre ‘Istituto Spallanzani’ di Roma, fino a prova contraria non diretto da complottisti no-vax, dimostra che il russo Sputnik è più efficace, soprattutto contro la variante Omicron. Almeno il doppio.
Una notizia clamorosa, ma ovviamente oscurata dai media di regime, genuflessi di fronte a Sua Maestà Mario Draghi e incapaci di chiedere scusa agli italiani per la non-informazione fornita, come invece avviene, per fare un solo esempio, con il più autorevole quotidiano tedesco, ‘Bild’, che ammette di non aver raccontato la vera storia della pandemia in ossequio alle direttive governative.
Ma partiamo dalle news e vediamo cosa ha messo nero su bianco l’equipe scientifica dello Spallanzani, il più importante centro italiano per le malattie infettive, in un comunicato diramato via Facebook: “Tutti i vaccini attualmente autorizzati perdono parte dell’efficacia nei confronti di Omicron. I risultati degli esperimenti di laboratorio, condotti tra Istituto Spallanzani e Istituto Gamaleya, hanno documentato che oltre il 70 per cento delle persone vaccinate con Sputnik V mantengono un’attività neutralizzante contro Omicron, e tale attività si mantiene in buona parte anche a distanza di 3-6 mesi dalla vaccinazione”.
Snobbata, come detto, da giornali e tivvù di casa nostra, ormai mummificati, la notizia è stata invece immediatamente ripresa dall’agenzia internazionale ‘Reuters’, che così dettaglia in un suo dispaccio: “Lo studio preliminare è stato condotto dagli scienziati dell’Istituto Spallanzani in Italia e dell’Istituto Gamaleya di Mosca, lo sviluppatore del vaccino Sputnik V. I ricercatori hanno affermato che i campioni prelevati da tre a sei mesi dopo la seconda dose di un vaccino hanno dimostrato che i livelli di anticorpi nei destinatari di due dosi di Sputnik V erano più resistenti all’Omicron rispetto a quelli vaccinati con Pfizer. Lo studio, che richiederà la certificazione tramite peer review, ha mostrato che anticorpi neutralizzanti specifici per Omicron sono stati rilevati nel siero del sangue del 74,2 per cento delle persone vaccinate con Sputnik e nel 56,9 per cento di quelle vaccinate con Pfizer/BionTech”.
Spiegano più in dettaglio i ricercatori: “Con due dosi di Sputnik V vengono forniti titoli medi geometrici (GMT) di anticorpi neutralizzanti il virus contro la variante Omicron due volte superiori rispetto alla doppia dose del vaccino Pfizer: 2,1 volte superiori in totale e 2,6 volte superiore tre mesi dopo la vaccinazione”.
A questo punto sorgono spontanee alcune domande.
Come mai l’Unione Europea ha firmato quei contratti capestro con Pfizer e Moderna per le colossali forniture dei vaccini, le cui clausole sono state addirittura secretate? Solo motivi di urgenza?
C’entra qualcosa il fatto che il marito della Commissaria UE Ursula Von der Leyden, Heiko von der Leyen, sia al vertice di una società americana, ‘Orogenesis’, che opera nel campo delle biotecnologie ed è in affari con Pfizer?
E adesso che esiste una valutazione scientifica, la quale parla nettamente a favore di Sputnik, non sarebbe logico quanto meno chiedere scusa a tutti i cittadini (per i profili penali ci sono i tribunali, e quello dell’Aja è proprio in zona) e cambiare rotta?
Come mai l’EMA, ossia l’autorità europea sul fronte dei farmaci, è stata zitta e muta?
Così come non hanno detto una parola, in perfetto stile omertoso, le nostre autorità (sic) scientifiche, a cominciare dall’inutile – anzi dannosissimo – ‘Comitato Tecnico Scientifico’che invece di blaterar cifre farebbe meglio a studiare sul serio i provvedimenti da adottare, passando per l’Istituto Superiore di Sanità (che ci sta a fare?) fino all’AIFA?
E cosa dire dell’esecutivo di Sua Maestà Draghi, capace solo di infondere panico e terrore nei cittadini a botte d’Emergenza senza fine? E del ministro della Salute Roberto Speranza, mister ‘Tachipirina e vigile attesa’?
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