Individuato dal fresco presidente USA Joe Biden un tassello fondamentale nel nuovo mosaico del potere a stelle e strisce. Si tratta del nuovo capo dei servizi segreti, protagonisti di tanti buchi neri nella breve storia del Paese, ossia la CIA.
La scelta è caduta su un diplomatico di carriera e fedelissimo di Barack Obama, William Burns.
Il suo curriculum, infatti, è tutto ambasciate & rapporti diplomatici, dal Medioriente (epicentro la Giordania) alla Russia. Potrà trovare un’ottima sponda in Avrile Haines, fresca direttrice dell’Intelligence nazionale e ottima conoscitrice di problemi mediorientali.
Le altre esperienze del neo capo CIA sono maturate tutte all’interno del Dipartimento di Stato nell’era Obama, dove ha ricoperto la carica di vice.
Un sempre ‘numero due’ che ora arriva al vertice Cia.
La chicca nell’attuale curriculum è infatti rappresentata dalla ‘vice presidenza’ del thint tank più importante – secondo parecchi analisti – al mondo, ossia il “Carnagie Endovnment for International Peace”.
Ad affiancarlo, come presidente, c’è una delle donne più influenti a livello internazionale; ed anche tra le più ricche, secondo le classifiche di Forbes, con un patrimonio personale da 2,7 miliardi di dollari.
Si tratta di Penny Pritzker, che ha unito una formidabile carriera imprenditoriale ad un forte impegno politico, avendo ricoperto la carica di ex segretario al Commercio nel governo Usa. Suo fratello è il governatore dell’Illinois.
La ciliegina sulla torta, per lady Pritzker, è rappresentata dalla partecipazione al consiglio d’amministrazione di Microsoft, la cometa di Bill Gates.
Sorge a questo spontanea la domanda: in che modo l’attività del capo CIA potrà essere condizionata dai legami con lady Pritzker che ruota nell’orbita del miliardario-filantropo Gates?
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