EMA / DICHIARA GUERRA ALL’IDROSSICLOROCHINA

L’Agenzia Europea del Farmaco, EMA, dichiara guerra all’idrossiclorochina

Invece di dedicare tutto il suo tempo per monitorare in fretta e, soprattutto, bene i vaccini che stanno sfornando le star del settore farmaceutico, trova il tempo di attaccare uno dei pochi prodotti che – secondo parecchi esperti non nell’orbita di Big Pharma – può servire ad attaccare subito l’infezione da Covid 19.

Il capo d’accusa di EMA è pesante. Clorochina e idrossiclorochina hanno grossi effetti collaterali, possono provocare pesanti disturbi psichiatrici.

Forse per questo Donald Trump – fervido sostenitore dell’idrossiclorochina – è nelle ultime settimane uscito di testa?

Ma vediamo più in dettaglio cosa sostiene l’EMA, quartier generale ad Amsterdam, dopo la nota querelle con Milano.

Partiamo proprio dal verdetto pronunciato dal Comitato per la Sicurezza (PRAC) dell’Agenzia europea per il Farmaco: “Una revisione di tutti i dati disponibili ha confermato un collegamento tra l’uso di medicinali contenenti clorochina o idrossiclorochina e il rischio di disturbi psichiatrici o comportamento suicidiario”.

Un’accusa da novanta. E non par proprio una delle tante voci contenute nei cosiddetti bugiardini di ogni farmaco, scritti in carattere praticamente illeggibile. Qui, all’EMA, fanno sul serio.

E così proseguono: “La revisione è stata avviata nel maggio 2020 dopo che l’Ente Ue è stato informato dall’agenzia spagnola del farmaco AEMPS di 6 casi di disturbi psichiatrici in pazienti Covid a cui erano state somministrate dosi di idrossiclorochina superiori rispetto a quelle autorizzate”.

EMA rammenta che “la clorochina e l’idrossiclorochina non hanno mostrato effetti benefici nel trattamento di Covid 19 in ampi studi clinici randomizzati”.

Stando all’Agenzia, la revisione ha mostrato che, per l’idrossiclorochina, gli effetti collaterali possono verificarsi nel primo mese dopo l’inizio del trattamento.

Poi, i solerti esperti griffati EMA mettono in guardia tutti coloro che usano medicinali a base di clorochina o idrossiclorochina e che manifestano problemi psichici: “devono contattare un medico immediatamente”.

Lo stesso che l’ha caso mai prescritta?

E a proposito dei farmaci, viene sottolineato che “non sono autorizzati per il trattamento di Covid 19, ma sono stati utilizzati come trattamento off-label in pazienti con la malattia”.

Insomma, il caos è servito.

Proprio grazie all’Agenzia europea del Farmaco che dovrebbe fare chiarezza scientifica in questo campo, documentando quanto sostiene e fornendo tutte le pezze d’appoggio scientifiche.

C’è solo da augurarsi che per l’ok finale ai vaccini i suoi esperti non siano in un simile stato confusionale…