Continua la tragica sceneggiata messa in campo dal governo guidato da Giuseppe Conte per tenere all’oscuro gli italiani di quanto è stato deciso – sulla loro pelle – in materia di Covid 19 e in particolare dal Comitato Tecnico Scientifico guidato dal capo della Protezione Civile Angelo Borrelli.
Ne abbiamo già scritto nei giorni scorsi. Ma con il trascorrere delle ore quella sceneggiata prende sempre più corpo e finisce per rappresentare l’autentico “corpo del reato”, la sostanza del “golpe bianco” che l’esecutivo, con arroganza crescente, sta portando avanti da mesi.
Facendo a pezzi la Costituzione, quel che resta dei diritti sociali e civili dei cittadini, i brandelli di democrazia rimasti sul campo.
Adesso il governo Conte ha paura delle reazioni popolari e per questo non vuol svelare i contenuti dei rapporti elaborati dal CTS: invocando – udite udite – nientemeno che il “Segreto di Stato”, proprio come si fa in caso di guerra.
Altro che Cina!
Ma ecco gli ultimi sviluppi.
“SEGRETO DI STATO”, COME IN GUERRA
Il TAR del Lazio, dopo il ricorso presentato dai legali della Fondazione Einaudi, decide la desecretazione di quelle carte e quei documenti, incredibilmente coperti dal “Segreto di Stato”.
Atti, invece, di palese interesse pubblico, perché riguardano la salute di tutti i cittadini. E così li giudica il TAR.
A questo punto, cosa fa l’esecutivo Conti? Invece di dar retta ai legali della Fondazione, che consigliano di non ripetere un errore dietro l’altro, e quindi di rendere pubblici, trasparenti e conoscibili da tutti gli italiani quei documenti, persevera, vuol nascondere tutto e fa ricorso al Consiglio di Stato per opporsi a quanto deciso dal TAR.
Ciò, di tutta evidenza, serve per prendere tempo, nascondere per qualche mese ancora la verità agli italiani, almeno fino al 15 ottobre, la data in cui “dovrebbero” scadere le misura di emergenza ri-adottate dal Governo, sempre in palese violazione dei diritti sociali, civili e costituzionali di tutti i cittadini.
Tutti da leggere i “motivi” (sic) accampati dall’Avvocatura dello Stato, ottimi e abbondanti per dimostrare la caparbietà e la determinazione dell’esecutivo nella volontà di sterminare vite & diritti degli italiani.
I legali di palazzo Chigi parlano di “danno concreto dell’ordine pubblico e la sicurezza che la conoscenza dei verbali del CTS, nella presente fase dell’emergenza, comporterebbe sia in relazione alle valutazioni tecniche che agli indirizzi generali dell’organo tecnico”.
Ai confini della realtà.
Viene cioè ammesso che gli italiani si incazzerebbero a morte nel conoscere quegli atti e quei comportamenti adottati dal Governo sulla base dei “pareri” del Comitato Tecnico Scientifico. Pareri di scienziati farlocchi, al servizio di Big Pharma, i quali non hanno neanche il coraggio di rendere noto ai cittadini quanto da loro prodotto: di tutta evidenza cartaccia che neanche il più sgarrupato saltimbanco di Provette & Ricette si fiderebbe di far conoscere. Pareri taroccati, ma ottimi e abbondanti per prendere per il culo gli italiani, costringerli in quarantena o in mascherina, privati di ogni scampolo di libertà, come ha osservato con acutezza Andrea Bocelli, il quale ha subito dovuto ‘correggere’ il tiro perché bersagliato dai media di regime.
Ma leggiamo ancora le incredibili motivazioni preparate dall’Avvocatura di Stato a difesa dell’assurdo “Segreto”, altrettanto di Stato.
AGLI ITALIANI NON FAR SAPERE…
Nella memoria difensiva si richiama, a titolo esemplificativo, “quanto avvenuto nel recente passato nel corso dell’emergenza epidemiologica in atto, in riferimento all’allarme sociale ingenerato dall’allora paventata chiusura delle scuole e previsione di limiti ai trasferimenti nel territorio nazionale ed alle problematiche, in alcuni casi anche di ordine pubblico, verificatesi nell’imminenza della decisione di creare una ‘zona rossa’ in alcune regioni del nord Italia, a seguito della diffusione di notizie in ordine alle valutazioni effettuate dal Comitato Tecnico Scientifico”.
Per questo – proseguono le farneticanti motivazioni – secondo il governo “appare evidente che anche sotto il profilo dell’opportunità sia legittimo confermare quanto meno il differimento dell’ostensione dei verbali in parola, al termine dell’emergenza in atto, vale a dire ad un momento nel quale possibili implicazioni derivanti dai medesimi verbali in parola, consentano una lettura più oggettiva rispetto all’attuale fase storica di emergenza e di allarme”.
Hanno la faccia di bronzo, tutti i componenti dell’esecutivo Conte e la maggioranza che li sostiene, di mettere nero su bianco che gli italiani sono tutti dei coglioni; incapaci di leggere e di capire. Ai quali, quindi, va impedito di leggere gli atti prodotti – quelli sì – da autentici ignoranti (oltre che in malafede) in camice bianco, che hanno dettato e dettano da mesi l’agenda del nostro vivere quotidiano.
Da autentico Gulag!
Non è finita. Perché i soloni dell’Avvocatura ricordano che i Decreti della presidenza del Consiglio dei ministri – gli ormai famigerati Dpcm – “sono atti amministrativi, frutto di attività ampiamente discrezionale ed espressioni di scelte politiche da parte del governo che trovano la loro fonte giuridica espressamente conferita dal legislatore all’esecutivo in un atto avente forza di legge” (si tratta di 4 decreti legge del 2020, ndr).
DECRETI “DISCREZIONALI”. SULLE PELLE DEI CITTADINI
Un’altra clamorosa ammissione. I decreti “presidenziali” sono del tutto discrezionali, e rappresentano solo “scelte politiche”. Alla faccia della trasparenza, del diritto e di un minimo di civiltà giuridica!
In seguito a tutto questo bailamme, il Consiglio di Stato ha per ora deciso di sospendere l’efficacia della sentenza del TAR, negando quindi agli italiani di poter conoscere la verità su crimini & misfatti del governo, coperti – come neanche nella peggior dittatura – dal Segreto di Stato.
In attesa di pronunciarsi, con tutta calma, nel corso della prossima udienza. Che verrà fissata, con ogni probabilità, dopo il 15 ottobre: secondo i “voleri” di sua Maestà, il Conte Maximo e dei suoi Ciambellani.
Per comprendere meglio la drammatica situazione in cui siamo costretti a vivere, vi invitiamo ad ascoltare quanto è stato detto dal professor Giulio Tarro e dal magistrato Angelo Giorgianni nel corso di un recentissimo incontro alla Camera dei deputati. Proprio sulla “Strage di Stato”.
Per farlo, linkate sul video in basso.
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Un commento su “COVID 19 / IL GOVERNO CONTE HA PAURA DI FAR CONOSCERE AGLI ITALIANI LA “VERITA’””