Il presunto Scoop di Sansonetti, che dirige II Riformista è sinonimo di elisir di lunga vita per Berlusconi, che lancia la sua Tv europea e gli farebbe molto comodo tornare nella stanza dei bottoni del governo. Incredibile è il silenzio assordante e non quello imputato dai sudditi del capo di Forza Italia alle altre forze politiche. Stupefacente è che Pd e 5Stelle tacciano. Ammettendo, ma solo per comodità di ragionamento, che la sentenza Mediaset sia stata influenzata da intenti persecutori, è intatto nel curriculum di Berlusconi il pacchetto di processi, condanne e reati caduti in prescrizione. Il dato, sottaciuto, lascia intendere comportamenti ispirati a complice solidarietà interpartitica. Di sicuro incoraggiano Forza Italia a rialzare la testa, dopo essere usciti dal portone a tentare di rientrare a Palazzo Chigi dalla finestra a Palazzo Chigi. Mister Silvio ripristina nel suo eloquio l’espressione ‘plotone di esecuzione’, a proposito di magistrati che ’si sarebbero prestati a operazioni politico-giudiziarie come quella ai suoi danni’. Forza Italia nel governo? “Forse”, declama Berlusconi “con una nuova maggioranza”, ma esclusi i 5Stelle”.
Gli dà una mano, anzi tutto il braccio, Calenda inventore di un ‘fronte repubblicano dal Pd a Forza Italia’ per mettere fuori gioco quelli che definisce come i ‘mostri’” (Salvini, Meloni, ndr). Il capo di Azione usa il vetriolo per definire ‘ridicolo bluff’ la democrazia diretta di M5s e ‘leadership svogliata’ quella del Pd. Boccia il sovranismo leghista e il ‘populismo’ dei sindacati, la Confindustria ‘condannata all’irrilevanza’. Non risparmia neppure la stampa, definita ‘moribonda’. E non si salva Renzi: “Ha governato molto bene, ma non condivido nulla del modo in cui fa politica oggi”.
Pensate ai vantaggi di Pd e 5Stelle se spulciassero gli elenchi del telefono a caccia dei cognomi Di Maio o Zingaretti per inserirli nelle liste elettorali, con l’obiettivo di attirare voti. In Toscana, dove si voterà per le regionali, gli elettori troveranno nelle liste un Salvini e una Meloni, ma non si tratta di Matteo e Giorgia. Sono due omonimi, il primo fuoriuscito della Lega e ora capo di un suo ‘partito’, lei del movimento europeista Volt. I Di Maio riempiono le pagine bianche è Zingaretti potrebbe chiedere al fratello e a parenti di candidarsi così da moltiplicare le rispettive preferenze. Bando agli scherzi, le elezioni sono ancora una cosa seria.
Altro che Tsunami, iceberg che si sciolgono al sole, faglie in movimento che provocano devastanti terremoti, enormi isole di plastica che soffocano gli oceani: il Covid-19 è molto peggio e incombe sull’umanità con la minaccia di altri virus che potrebbero subentrare. Il virus è implacabile da molte angolazioni. È inesorabile e fa stragi dove sono carenti o inesistenti condizioni economiche, igieniche e di strutture sanitarie idonee, ma è micidiale anche in aree del pianeta dotate di mezzi, cultura e, compiute conoscenze scientifiche. Per esempio negli Stati Uniti d’America, che anche per l’incoscienza presupponente di Trump rischia centomila casi al giorno, e guarda con terrore al 4 Luglio, al Memorial day, festa dell’indipendenza, con manifestazioni di massa che potrebbero peggiorare una situazione già oltre i limiti della tragedia. Il terribile evento in corso potrebbe comportare la ricaduta istituzionale dei sondaggi relativi al presidente in picchiata e perfino il suo ritiro dalla campagna elettorale per rinnovare l’inquilino della Casa Bianca. La notizia è ripresa anche da Fox News, notoriamente ‘amica’ di Trump. Il calo di consensi e di popolarità risente anche dall’atteggiamento contestatissimo nel tragico caso di George Floyd, assassinato dai poliziotti. Purtroppo sembra che ci sia voluta la tragedia della pandemia perché gli americani capissero finalmente a chi hanno affidato la guida del Paese.
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