All’Organizzazione mondiale per la Sanità continuano a dare i numeri. E a diffondere il panico a livello internazionale in modo totalmente irresponsabile.
Ecco l’ultima uscita del 29 giugno. “Vorremmo tutti che fosse finita. Ma la dura realtà è che non siamo nemmeno vicini alla fine. La pandemia sta accelerando”.
Non è la fattucchiera del quartiere a parlare ma il direttore generale dell’OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus.
Previsioni che più nere non si può a parte, dà qualche direttiva per evitare il baratro? Neanche mezza.
Solo la voglia pazza di diffondere la paura tra i cittadini del mondo, come il discolo che butta in classe il topolino per vedere l’effetto che fa. In questo caso non ci troviamo di fronte a un alunno scapestrato, ma al numero uno dell’OMS da cui dipendono larghe fette della salute di tutti.
Un comportamento, quindi, totalmente criminale.
E’ l’esempio lampante, l’OMS, di un organismo del tutto irresponsabile, e che quando viene a conoscere in largo anticipo certi scenari non muove un dito per far qualcosa: tace e sta a guardare. Se ne fotte di quel che può capitare all’umanità. Per coltivare altri “affari”, caso mai a botte di vaccini.
Lo studio di un ricercatore dell’Università del Minnesota portato avanti ben 15 anni fa e del quale l’OMS era perfettamente a conoscenza ne è la palese dimostrazione. Tanto più che l’epidemiologo, Michael Osterholm, era consulente della stessa OMS e della Food and Drug Administration, oltre che direttore del Centro per le malattie infettive dell’università a stelle e strisce.
Nel dettagliato studio, venivano analizzati tutti gli scenari possibili in caso di epidemie e pandemie, e quindi forniti strumenti di conoscenza, metodologie di pianificazione, strategie di intervento, insomma una enorme massa di informazioni per attrezzarsi in tempo e poter fronteggiare eventi straordinari, come è successo con il Covid-19.
Ecco cosa scriveva: “Le malattie infettive sono il killer numero uno dell’umanità. Le pandemie sono solo questione di tempo. E la prevenzione è tutto. Come fa chi convive con i terremoti sistematici, con piani, kit d’emergenza, sistemi di gestione complessi e validi per tutta la popolazione, meccanismi di allerta tecnologici e simulazioni di catastrofi”.
Se ne è fregato qualcuno all’OMS dei preziosi consigli forniti dal lungimirante consulente?
nella foto: Tedros Adhanom Ghebreyesus
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