La vergogna della metropolitana di Napoli, i cui lavori sono iniziati esattamente 43 anni fa, nella primavera del 1977.
E dureranno ancora chissà per quanti anni, divorando valanghe di danari pubblici. Un mega di corruzione & scempio senza fine.
E senza che alcuna autorità giudiziaria muova un solo dito. Neanche mezzo.
Sotto i riflettori adesso, a Napoli, i lavori per la Linea 7, che riguardano l’area occidentale della città, in particolare la zona universitaria di Monte Sant’Angelo, Parco San Paolo (a un passo dallo stadio San Paolo) e via Terracina, la strada che porta alla Conca di Agnano.
Da sette mesi i lavori sono fermi, a Monte Sant’Angelo per il crac della società incaricata dei lavori, l’ex colosso Astaldi, in associazione temporanea d’impresa con la società Infraflegrea, affidatarie di un appalto che 350 milioni di euro, non proprio noccioline.
I lavori sono stati interrotti sul più bello, quando il Governatore-Zar Vincenzo De Luca aveva appena inaugurato in pompa magna la ‘bocca’ di Anish Kapoor (da tener presente che un’altra gigantesca struttura griffata Kapoor è da 15 anni negli scantinati in ‘attesa’ di collocazione), da molti definita la ‘vulva’ per la sua inequivocabile forma: ossia uno degli ingressi della stazione di Monte Sant’Angelo, costata un occhio della testa, palate e palate milionarie. Ma tutta l’opera è rimasta a metà, compresi gli altri ingressi, cui non è stata messa mano.
A quanto pare ora i lavori, tra un paio di mesi, dovrebbero riprendere, ridando il via al cronoprogramma, già in ritardo di un anno.
Tutti ancora da iniziare, ovviamente, gli altri due punti caldi, a Parco San Paolo e via Terracina.
Nel primo caso, tra l’altro, ci sono da fronteggiare le ire dei residenti, super incazzati per il cantiere aperto che provoca difficoltà di traffico e di parcheggio ma che non produce alcun risultato, proprio perché i lavori non cominciano. La previsione, nel migliore dei casi, parla di 7 anni (sette) per l’effettuazione dei lavori!
Solo a conclusione dei quali potranno poi cominciare le opere in via Terracina; per poi valutare, eventualmente, la prosecuzione lungo viale Kennedy, fino a Bagnoli, anche tenendo conto di quanto succederà nei prossimi anni con la appena cominciata (una settimana fa) bonifica dell’area dopo 27 anni di attesa.
Tempi biblici, come per Bagnoli così ancor più per la metropolitana partenopea, con un costo ormai incalcolabile rispetto alle previsioni di decenni fa.
Il prezzo per chilometro è il più alto in Europa, e forse al mondo: circa 350 milioni di euro, appunto, per 1 chilometro. Il doppio di quanto è stato speso per ogni chilometro del metrò a Roma, il triplo di quanto è costato ogni chilometro del Tunnel sotto la Manica. Forse un po’ più complesso…
Nella foto i lavori della metropolitana a Monte Sant’Angelo
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