FEDERTERME / ARRIVA IL NUOVO NUMERO UNO MASSIMO CAPUTI

Dai mattoni ai fondi e adesso alle terme.

Sono solo alcuni tra i business coltivati da Massimo Caputi, uno dei re del Real estate che sta per essere incoronato presidente di Federterme, l’associazione del settore che presenta, nel suo pedigree, numeri da favola

Oltre 320 venti le imprese associate, un fatturato diretto da 800 milioni di euro, un giro d’affari che ruota intorno al “benessere” da quasi 2 miliardi di euro, quasi 12 mila addetti diretti e 65 mila nell’indotto. Una grande azienda sparsa in tutta la penisola, soprattutto ovviamente nel Mezzogiorno.

Numeri che sono stati ampiamenti illustrati nel corso dei festeggiamenti per il centenario di Fedeterme, celebrati nella cornice di palazzo Madama.

A dare il suo addio, per aver completato il ciclo dei mandati possibili, il beneventano Costanzo Jannotti Pecci, storico cuor mastelliano of course, proprietario dei complessi delle Terme di Telese e quelle di Latronico.

Al suo posto sbarca, appunto, Caputi. Esordi nella abruzzese Proger, decolla poi con Sviluppo Italia (l’odierna Invitalia) sotto le protettive ali di ‘O Ministro Paolo Cirino Pomicino. I grandi affari in Sardegna con il gruppo Marcegaglia, quindi l’approdo ai ricchi Fondi. E’ il protagonista nell’escalation di Fimit, quindi provvede al lancio di Prelios (oggi passata in mani a stelle e strisce, numero uno big Fabrizio Palenzona, già al vertice di Unicredit), e oggi è al timone di un altro fondo che va per la maggiore, Feidos.

A bordo del quale s’è imbarcato nel ricco business termale, facendo un sol boccone delle Terme di Saturnia. Biglietto da visita ottimo e abbondante per presentarsi, ora, al tavolo delle grandi feste allestito dalla Federazione per i suoi cent’anni.

 

nella foto Massimo Caputi


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