L’affare Epstein si fa sempre più esplosivo. Il braccio destro del magnate americano “suicidato” nel super carcere di New York, infatti, ha appena cominciato a lanciare “messaggi”.
Ghislaine Maxwell si è fatta fotografare al tavolino di un bar nel cuore di Los Angeles mentre mancia un hamburger. Ma, soprattutto, mentre sfoglia le pagine di un libro dal titolo che è tutto un programma, “The Book of the Honor – The Secret Lives and Deaths of the CIA Operatives”, ossia “Il Libro dell’Onore – Le Vite e le Morti Segrete dei Vertici Operativi della CIA”. Autore del giallo politico è Ted Gup.
“Un messaggio che più chiaro non si può”, scrive il New York Post.
Nel volume vengono descritte non poche black stories che vedono come protagonisti agenti di grosso calibro griffati Cia, utilizzati per le più spericolate manovre politiche. La gran parte viene poi “scaricata” dall’establishment e, in particolare, dai big della Casa Bianca.
Osservano alcuni analisti americani: “Lancia messaggi perché teme di essere abbandonata. Lei era una sorta di super manovratore delle mosse di Epstein, una sorta di maxi organizzatrice, in qualche modo lo ‘aveva nelle sue mani’. Adesso ne porta tutti i segreti esplosivi. La sua morte può far comodo a molti, per questo ora lei lancia i suoi messaggi: se mi fate qualcosa, vi porto con me”.
Notano altri: “I circuiti che la Maxwell ha frequentato sono soprattutto quelli britannici e israeliani, nell’orbita dei Rotschield. Vengono subito alla mente i legami tra questi ambienti e quelli del ‘Deep State’ o, se volete, della ‘Quinta Colonna’. Un mondo di politica e affari che aveva scommesso molte carte sulla rielezione di Hillary Clinton”.
E il tandem Epstein-Maxwell ha “lavorato” all’ombra dei presidenti Usa. Tutti, nessuno escluso, a cominciare dai Bush, senior e junior…
Nella foto Ghislaine Maxwell a Los Angeles mentre legge il libro sugli affari sporchi della CIA
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