EPSTEIN / CAFFE’ “CORRETTO” NEL SUPERCARCERE DI NEW YORK

C’era una volta la tazzina di caffè.

Quella che bevve Michele Sindona nel carcere dell’Ucciardone (dopo aver soggiornato in quello di New York). Ottima e abbondante per fargli portare tutti i segreti nella tomba. Quelli che altrimenti avrebbero svelato gli affari della mafia intrecciati con la politica, i business vaticani, le storie della P2 con i colletti bianchi di ogni risma.

Oggi quella “tazzina” l’ha bevuta Jeffrey Epstein, addirittura nel carcere più “sicuro” – of course – degli Stati Uniti, il “Manhattan’s Metropolitan Correctional Center” di New York, dove era super sorvegliato & super controllato.

Sorge subito spontanea la domanda: come è mai solo lontanamente ipotizzabile tutto ciò? Come fa Epstein a “suicidarsi” in perfetta tranquillità in un carcere dove è stato ristretto fino a qualche settimana fa El Chapo, il numero uno al mondo dei narcos?

Michele Sindona. In apertura Jeffrey Epstein

Misteri. Ma non poi tanto. Che dimostrano, ancora una volta, come i “poteri” dei leader mondiali, quella Cupola stramassonica che domina i destini del mondo, quella super Trilateral che governa il pianeta, non sia poi un’astrazione metafisica né un intrigo da super fiction a stelle e strisce.

Si tratta, invece, di una realtà. Su cui, ovviamente, nessuno può accendere i riflettori. O toccarne i “fili”, a meno di non uscirne fulminato.

Qualcuno oserebbe mai accenderli, quei fari, sugli Inquilini d’Oro della Casa Bianca, da Clinton a Trump? Su quelli di Buckingham Palace e dintorni? Sui Paperoni degli States?

Guai solo lontanamente a sfiorarli.

E invece dal pentolone “confessorio” bollente griffato Epstein sarebbe uscito di tutto. Le montagne di baby prostitute comprate e vendute dal magnate per darle in pasto agli amici-potenti, come nei peggiori reality Usa sulle ragazzine violentate e sgozzate (sul serio) per gli orgasmi dei magnate.

Sarà in grado, stavolta, l’FBI, non solo di scoprire, of course, i killer di Epstein che sono riusciti a sgretolare le security del super carcere di New York, ma soprattutto di identificare, scoprire, processare, condannare e spedire all’ergastolo i clienti eccellenti di Epstein?


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