Gran tre giorni al Palacongressi di Rimini dal 5 al 7 aprile per celebrare “l’installazione” dei nuovi vertici del Grande Oriente d’Italia. Confermato come Gran Maestro Stefano Bisi, asceso per la prima volta al massimo grado il 6 aprile 2014. Resterà in sella fino al 2024.
Così inneggia un comunicato del GOI: “Eletti il Gran Maestro Bisi e la nuova Giunta. Massiccia partecipazione dei fratelli maestri. Oltre 9000 preferenze alla lista ‘Liberi, Uniti, Fieri’. Con grande senso di appartenenza e consci dell’importanza dell’evento per il Bene supremo dell’Ordine, 10.211 fratelli maestri sui 16.946 aventi diritto al voto, con una percentuale del 60,26 per cento, si sono recati alle urne negli Orienti di tutta Italia per esprimere democraticamente la propria preferenza. L’unica lista presente, ‘Liberi Uniti, Fieri. Per un mondo migliore’, quella del Gran Maestro uscente Stefano Bisi, ha ottenuto 9.413 voti. Nelle elezioni del 2014 quando erano state presentate ben tre liste i votanti erano stati 11.490 e la lista Bisi aveva ottenuto 5.315 preferenze”. Trasparenza e democrazia in trionfo.
Conclude il comunicato: “L’installazione del Gran Maestro e dei membri della Giunta, secondo la consuetudine, avverrà durante la Gran Loggia di Rimini in programma il 5,6 e 7 aprile prossimi”.
Dove sono attesi 3 mila partecipanti.
TERRA, CIELO & STARS
Attesa crescente per la prevista kermesse, una tre giorni di idee a confronto e non poche le guest star, come ritualmente avviene in tali occasioni.
Di grande impatto il tema intorno al quale ruoteranno dibattiti, interventi, interviste e confronti: “Tra Terra e Cielo”, dove “la centralità dell’Uomo – osservano al GOI – appare in una sintesi dell’essere umano nel cosmo”.
Tutti in attesa, nel “Tempio”, del Verbo di Giancarlo Carofiglio, gettonatissima presenza televisiva, volto stranoto ad Otto e mezzo di Lilli Gruber. Discetterà su “I mille volti della verità”. Nelle note redatte dall’ufficio stampa del GOI, viene rammentata la sua ultima fatica letteraria, “Con i piedi nel fango”, ovvero “il modo in cui sottrarsi alle manipolazioni e riaffermare il valore laico ed emozionante della Verità”.
Incappucciati e non solo penderanno dalle labbra di un divulgatore maximo, il viso che da sempre entra in tutte le case con i suoi Elisir, al secolo Michele Mirabella, del quale veniamo a sapere che è anche regista di lirica, con 50 opere nel pedigree. Il suo intervento è sulle orme del divino Dante, e dell’Ulisse che anima il ventiseiesimo canto dell’Inferno. “Ma misi me per l’alto mare aperto – Congetture a proposito della cultura di domani”, è il titolo dell’incontro col Vate.
Farà volare tutti per gli spazi infiniti l’astronauta Paolo Nespoli, che “sotto la volta stellata del Tempio svelerà le emozioni provate durante le sue tre missioni nello spazio”. Con ogni probabilità parlerà delle storiche esperienze di Edwin Aldrin, il secondo piede umano sulla Luna, “libero muratore come moltissimi altri scienziati della Nasa”. Aldrin era un grado 33 del Rito scozzese, “di cui portò le insegne a bordo, reclamando per la Luna la giurisdizione massonica della Gran Loggia del Texas”. Mitico.
Gran intervista poi all’ex Guardasigilli ed ex toga costituzionale Giovanni Maria Flick. Gli chiederà lumi sul futuro una firma del giornalismo di casa nostra, Alessandro Barbano, ex numero uno al Mattino del gruppo Caltagirone e ora in rampa di lancio per affiancare Ivan Zazzaroni al Corriere dello Sport.
Come detto, verrà “installata” anche la fresca Giunta del GOI. Ecco i nomi dei votati, i quali fanno parte dell’unica lista presente alle elezioni, “Liberi, Uniti, Fieri”.
Gran Maestri aggiunti per il prossimo quinquennio saranno Antonio Seminario e Claudio Bonvecchio. Cosentino il primo, iniziato alla Gran Loggia Minnicelli di Rossano. Ha studiato Economia all’Università di Salerno ed è imprenditore nel settore auto, nonché consulente d’impresa.
Pavese il secondo, ex Gran Rappresentante delle Gran Logge della Lettonia e della California. Docente di Filosofia delle Scienze sociali, insegna all’Università di studi dell’Insubria, in provincia di Varese.
Primo Gran Sorvegliante sarà Sergio Monticone, torinese della Gran Loggia Eremo, laurea in Giurisprudenza, cassazionista. A ruota, come Secondo Gran Sorvegliante, segue Marco Vignoni, marchigiano di Osimo (Loggia Faviani), architetto e imprenditore edile.
Gran Oratore è poi Michele Pietrangeli da Quarto Sant’Elena, affiliato alla Loggia Risorgimento di Cagliari, dove si è laureato alla facoltà di Medicina e Chirurgia.
Gran Tesoriere, infine, Giuseppe Trumbatore, agente immobiliare, nel curriculum la maturità scientifica.
QUEI GROVIGLI ARMONIOSI
Ma il numero uno, il supremo Gran Maestro è lui, Stefano Bisi.
Giornalista senese, il suo nome è salito alla ribalta delle cronache non solo per la nomina del 2014, ma anche per i rapporti che ha intrattenuto con David Rossi, il responsabile delle comunicazioni del Monte dei Paschi di Siena volato giù dal quarto piano di palazzo Salimbeni esattamente un anno prima, marzo 2013. Si conoscevano bene sia perché Siena è un centro di non grandi dimensioni dove tutti sanno di tutti, sia per via di quel “Groviglio Armonioso” che aleggia forte in città, sia per motivi di lavoro. Il “Corriere di Siena” vicediretto a partire dal 2009 da Bisi, infatti, aveva rapporti, come tutti i media locali e non solo, con le “comunicazioni” di Mps, sempre generoso nelle sue elargizioni.
La Voce scrisse una cover story sulla prima elezione di Bisi, che avveniva praticamente in contemporanea con la prima richiesta di archiviazione del giallo sull’omicidio – pardòn il ‘volo’ – di David Rossi dal quartier generale di Mps. Ad avanzarla il gip Aldo Natalini.
Verrà poi chiesta una seconda archiviazione, nonostante le pesantissime prove che documentano in modo schiacciate come non si possa mai essere trattato di un suicidio ma solo e soltanto in omicidio. “E’ stato suicidato”, si disse in ambienti senesi fin dal primo momento, come decenni prima era successo per l’anarchico Giuseppe Pinelli e quindici anni fa per Marco Pantani.
Visto che a Siena è stato praticamente impossibile venire a capo di niente, il fascicolo è poi passato, per competenza territoriale, alla procura di La Spezia cui spetta di portare avanti il caso, indagando anche su errori, orrori & omissioni che si sono di tutta evidenza verificati alla procura toscana.
Periodicamente il giallo si rivitalizza. Negli ultimi tempi per le inchieste delle “Iene”. Fresca, infatti, l’intervista ad Ettore Gotti Tedeschi, ex numero uno, tra il 2009 e il 2012, dello IOR, la potentissima banca vaticana, da sempre scrigno di tanti innominabili segreti della finanza internazionale. Ne racconta delle belle, Gotti Tedeschi, e parla tra l’altro di quattro conti correnti accesi allo IOR e riconducibili ad alcuni componenti della Fondazione Mps.
Servirà per imprimere una svolta alle nuove indagini?
Di seguito potere leggere l’articolo della Voce di marzo 2014.
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