Obiettività? Una mitica utopia

Piero Ottone, gentleman del giornalismo italiano, provò a dettare il decalogo del redattore e partì dai media inglesi, soliti distinguere i fatti dai commenti. Apprezzabile l’intento, ma parzialmente realistico perché nel racconto di cronaca basta un aggettivo piuttosto di un altro, l’omissione di un dettaglio, per cambiare il senso della notizia. Il giornalista dotato di rispetto per l’etica professionale evita in ogni caso di schierarsi apertamente a favore o contro i politici di cui parla. Le eccezioni purtroppo si sprecano  e non c’è chi sia senza peccato. Per esempio l’accattivante Lilli Gruber  (ex parlamentare europea Pd), conduttrice per La7 di “8 e mezzo”. Cacciari, il fu sindaco di Venezia, le spiega l’ineluttabilità dell’elezione di Macron alla presidenza della Francia e l’impossibilità per Marine Le Pen di competergli alla pari, la verità di nessuna chance della destra in Germania e del movimento 5Stelle in Italia. De Bortoli, ospite della Gruber commenta “speriamo che Cacciari abbia ragione” in aperto contrasto con la richiesta obiettività del giornalista. Lo imita la Gruber. Dimentica il suo ruolo e replica “Speriamo che abbia ragione”. Povero Piero Ottone.

Se confrontate con i bisogni estremi della povertà di gran parte delle marginalità umane,  stridono, gridano vendetta, le ricchezze spropositate di divi del cinema, assi di sport vari, top manager. Intascano miliardi. All’allegra comitiva entra a pieno titolo un rapper, cioè uno che canta filastrocche ritmate. Il nuovo socio degli straricchi è tale Sean Combs, noto come Puff Daddy, o Diddy. Dichiara un patrimonio di  829 milioni di dollari, primo in classifica da sette anni in qua. “Rappando” ha costruito un impero (produce Vodka, una tequila, acqua alcalina, è proprietario di un  network televisivo).

Solo grandi riconoscimenti morali per dieci, grandi protagoniste della vita italiana: Rita Levi Montalcini, Nobel per la medicina, Grazia Deledda,, stesso riconoscimento per la letteratura, Maria Montessori, pedagogista, filosofa, neuropsichiatra pediatrica, prima laureata donna in medicina, Fernanda Pivano, traduttrice, scrittrice, giornalista, critica musicale, Margherita Hack, astronoma (ESA, NASA), Ada Merini, poetessa, scrittrice, Tina Anselmi, partigiana, prima eletta ministra, Tina Modotti, celebre fotografa del XXX secolo, Nilde Iotti, prima presidentessa della Camera, Teresa Sarti, cofondatrice e presidentessa di Emergency, Samantha Cristoforetti, astronauta (record di permanenza femminile nello spazio, 199giorni), Anna Magnani, Oscar come miglior attrice nel film “La rosa Tatuata”, Augusta Lagostena, avvocatessa prestigiosa a difesa delle donne. Per tutte loro onori,  riconoscenza e zero ingaggi milionari.


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